Come non iniziare il nuovo anno sotto lo sguardo e la protezione di Maria? La liturgia ce lo propone insieme agli auguri e le benedizioni di Dio. Di fronte al Bambino ci sono i pastori e la giovane coppia.
A loro i pastori riferiscono ciò che era stato loro indicato dagli angeli: avrebbero visto il loro Bambino, un Re nato per la, salvezza dell’umanità. I pastori hanno riferito ed ora vedono con i loro occhi… Simeone ed Anna nel Tempio di lì a un mese, parleranno ancora di questo Bambino a Maria e Giuseppe ma lo faranno ad opera dello Spirito che abitava nei loro cuori.
L’atteggiamento di Maria e certamente di Giuseppe è quello dell’ascolto, di andare in profondità di quanto appreso… Di continuare a scoprire l’identità di quel figlio… Per passare da madre e padre a discepoli del Figlio di Dio. Che questo possa essere l’atteggiamento profondo del nostro essere nel nuovo anno appena nato.
Prendiamocene cura, ascoltando nel profondo cosa ci dice, cosa vuole per noi, cosa ci fa generare, come seguire Colui che è eterno e ha scelto di condividere il tempo con noi. Scoprirlo nel nostro tempo, trasformandolo in kairos di Dio. Ogni giorno, custodendo e meditando insieme a Maria tutto ciò che ci accade alla sua Luce. Per essere grati di tutto.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade