La Vita tra noi
Che cosa accade a Natale?
Che cosa ha da dirci quel bambino in una grotta?
Che cosa riceve dal Natale la nostra vita?
Nel prologo di Giovanni leggiamo: «In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini». Frase breve, diretta, ma ci verrebbe da chiedere: «Dacci ancora questa vita, Signore! Perché sia la nostra luce. Donaci te stesso».
È esattamente ciò che accade a Natale. Quel bambino che di anno in anno ricollochiamo in un presepe, quel racconto che ripetiamo per i più piccoli e che semina poesia anche per i grandi, quegli eventi di cui facciamo memoria nella liturgia ci spalancano davanti la più grande verità: la nostra vita personale e la nostra storia umana hanno conosciuto e possono conoscere il volto di Dio. Ognuno di noi può gustare la sua presenza, può diventare la sua casa.
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Nel Bambino noi contempliamo il farsi carne di Dio, vero e proprio capovolgimento di ogni certezza umana che collocava Dio nelle altezze e l’uomo sulla terra: l’uno impastato di immensità e onnipotenza, l’altro di terra e fragilità. Contemplando il bambino di Betlemme il nostro cuore riceve speranza, le nostre incertezze trovano orientamento.
In lui noi contempliamo la risposta di Dio all’umanità, a tutti noi – donne e uomini affamati di senso –, alla nostra ricerca di eternità, alla nostra voglia di infinito.
Quel Bambino ci dice che nella storia, anche in quelle porzioni di storia strette dalla morsa delle tenebre, Dio ha scelto di porre la sua casa, Dio ha scelto di entrare, di non tenersi fuori: Dio si è fatto carne, storia, tempo, finitudine.
È venuto ad abitare tra noi come uno di noi. Si è fatto luce nelle tenebre avendo le nostre stesse umane possibilità. Si è fatto vita nella morte potendo esattamente ciò che anche noi possiamo. Si è fatto prossimità e presenza con gli stessi mezzi di cui anche noi disponiamo.
In quel Bambino Dio continua a sussurrarci: «Non sei solo, io sono con te, sempre; io sono te».
Possa la nostra vita diventare la sua casa, possa in questo Giorno Santo essere lui la vita che illumina ogni tenebra.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Tu, tra noi, Vita di Dio
Germoglia tra noi, Gesù, Vita di Dio,
come raggio di luce che fende il buio
e riporta la speranza di un giorno nuovo.
Brilla in noi, per renderci raggi luminosi
della tua tenerezza.
Noi ti contempliamo, Verbo fatto carne,
Parola da cui la vita nasce,
divina prossimità che incontra la creatura
per aprirla all’eterno e alla pienezza.
Noi ti lodiamo, Emmanuele,
Dio sempre con noi. Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBEPAGINA FACEBOOK