Quanto sono distanti i ritmi che cadenzano la memoria del popolo di Israele da quelli che lascia trapelare il diavolo nel deserto!
Israele fa memoria di una storia. Ricorda e racconta. Ricorda la sua storia, le sue lacrime, le speranze e la fiducia in Colui che ascolta e accompagna, che ascolta ed esaudisce, e sostiene, e libera. Ma lo fa nel tempo, nello scorrere del tempo, chiedendo al popolo di attraversare confini, di superare i propri limiti, di sperimentarsi nellโattesa, di imparare a offrire il meglio.
E il popolo crede, vede, racconta e offre, liberamente. Il popolo non si stanca di celebrare le meraviglie che Dio ha fatto, la liberazione che Lui ha donato. E tutto questo รจ lento. Impastato di attesa e di fiducia.
Il diavolo invece, a un Gesรน solo e affamato, impone altri ritmi e fa ben altre proposte. Qui tutto puรฒ essere dato subito. Nessuna attesa, nessun cammino. Non serve. La proposta รจ chiara: non hai bisogno di credere, non hai bisogno di fidarti e affidarti, e men che meno hai bisogno di attendere. Tutto ti puรฒ essere dato, ogni bisogno puรฒ terminare istantaneamente la sua corsa: piegati, annientati, sfida Dio, usa il tuo potere per ottenere il meglio per te, e soprattutto ottenere pagando. E a caro prezzo.
Qual รจ il prezzo della nostra salvezza? Una croce, e non siamo stati noi a salirci, nรฉ mai ci saliremo.
Qual รจ il prezzo del pane ottenuto dalla roccia, dei regni, dello sfidare gli angeli? La nostra dignitร , la nostra coscienza, la nostra anima. E a pagarlo siamo noi, anzi, a pagare il prezzo del potere รจ un noi ridotto a io; perchรฉ preferire il potere alla coscienza significa cancellare ogni possibilitร di essere un noi, in qualunque ambiente di vita.
I deserti sono tanti, ogni giorno.
Deserto รจ quello spazio di vita in cui confrontarsi, incontrarsi, misurarsi con la propria solitudine, con il se stesso piรน vero e autentico, bello o brutto che sia. Lo vediamo nel Vangelo, e lo viviamo anche sulla nostra pelle. Ma come vivere il deserto, come affrontare le nostre solitudini possiamo deciderlo noi.
Possiamo scegliere se ottenere per noi, a qualsiasi prezzo, pane e regni, gratificazione e potere, o se fidarci e affidarci, continuando a scegliere la vita, a difendere la vita, a stare dalla parte della vita.
Possiamo scegliere il tempo lento impastato di fiducia, di memoria, di esperienza o il tutto e subito di chi pur di ottenere vende se stesso.
Davanti a noi quaranta giorni, alcuni deserti, un poโ di scelteโฆ
Buon cammino di Quaresima!
Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com