Quaresima! Che questo straordinario tempo della nostra vita abbia inizio. E non sono esagerata. Questo tempo, soprattutto oggi, con una pandemia non ancora superata, con una guerra in atto che sfiora i nostri confini europei, non può essere liquidato semplicemente come “un tempo forte dell’anno liturgico”. Che poi cosa vogliano dire nel concreto queste parole nessuno lo sa mai. Una preghiera più forte? Un digiuno più frequente? Una carità più attenta? E poi? Tutto qui? Tutta qui la nostra fede?
La Quaresima è già il tempo dello Spirito, perché solo lo Spirito può prenderci per mano e condurci lì dove Dio parla, nel deserto appunto. Solo lo Spirito può insegnarci a sostare in ascolto di Dio. Solo lo Spirito può donarci la forza e la determinazione per prendere le distanze da rumori e frastuoni interiori per aprirci all’ascolto; solo lui può dirci da cosa svuotarci per fare spazio a Dio.
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E allora, in questi quaranta giorni, lasciamoci portare dallo Spirito di Dio nel deserto del cuore e della mente, dove più forti risuonano la fame, la sete, la paura, la solitudine, la sfiducia, il bisogno di vita. E lì, tra affetti e pensieri, che noi costruiamo i nostri mondi. E lì, tra mente e cuore, che diamo forza al bene o al male, che costruiamo la vita o la morte di chi ci sta attorno, che seminiamo la pace o la guerra.
È quando scegliamo di dare spazio a Dio in quei luoghi preziosi della nostra interiorità, quando scegliamo di svuotarci dalle nostre sicurezze che compaiono quelle domande inquiete: “E se non ce la farai? Non è Lui a sfamarti, a riempire i silenzi, a dare risposte chiare! E come farai quando ti sembrerà che tutto ti stia sfuggendo dalle mani? Credi davvero che chi non ha ascoltato le tue preghiere, chi non ha fermato la malattia di tua madre, chi non è venuto in tuo soccorso in quel brutto momento, si ricorderà di te?”.
E allora? Possiamo davvero permettere a queste domande di togliere spazio alla Vita, a Colui che la dona davvero, a Dio?
Lo Spirito oggi è pronto a condurre anche noi nei nostri deserti perché inizino a essere abitati di fiducia, di abbandono filiale, di apertura radicale a Colui che per noi ha dato se stesso.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Nel deserto
Conducici nel deserto, Signore Gesù,
per aprirci con te alla presenza del Padre.
Lo Spirito della vita e dell’amore
spalanchi la nostra interiorità,
la svuoti da ciò che la blocca
e la incupisce
e la apra a Dio
e alla pienezza della vita
che da lui sgorga
e ci raggiunge.
Spirito di Dio,
siano questi quaranta giorni
il tempo dell’incontro, dell’ascolto,
dell’apertura radicale
al Signore della vita. Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBEPAGINA FACEBOOK