Ve lo confesso. Oggi anno, quando arriva il momento di commentare le letture che la liturgia di questa splendida solennitร ci propone vado in crisi. La Trinitร รจ un mistero immenso e ogni parola non fa altro che chiudere ciรฒ che รจ aperto, mettere un limite anche se non intenzionale e solo linguistico a ciรฒ che di per sรฉ รจ lโinfinito per eccellenza.
Oggi il modo migliore per meditare questo grande mistero รจ il silenzio. Certo non si possono lasciare pagine bianche, nรฉ si puรฒ registrare il nulla. Ma quello che oggi chiedo a me e propongo a voi รจ diย celebrare la Trinitร ricavandoci del tempo per contemplare la sua presenza tra noi, le sue meraviglie, la sua opera.
โCertoโ, mi direteโฆ โe come si fa? Cโรจ qualcosa di piรน invisibile? Di piรน intoccabile? Di piรน misterioso?โ.
E avete ragione! Come fare allora per contemplare le opere che Dio โ Padre, Figlio e Spirito Santo โ compie? Cosa ci dicono le letture?
Partiamo dalla prima. Nel Libro dellโEsodo il Signore si presenta a Mosรจ, e lo fa chiamandosi per nome:ย ยซDio misericordioso e pietoso, lento allโira e ricco di amore e di fedeltร ยป.ย Questo รจ il suo nome! Nella seconda lettura, san Paolo, scrivendo ai Corinzi, non ha dubbi e parla diย un Dio dellโamore e della pace, di un Dio che nella grazia offerta dal Figlio, nellโamore partecipato del Padre e nella comunione donata dallo Spirito diventa benedizione. In ultimo il Vangelo โ quasi come una ciliegina sulla torta โ mette un punto definitivo, semmai fosse rimasto qualche dubbio:ย ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlioยป.
E tutto questo ha unโunica motivazione: salvare, donare vita eterna, letteralmente vita che non muore. E noi lo sappiamo: il Figlio donato significa molte cose. 1: la nostra umanitร non รจ piรน altro rispetto a Dio. Dio non la salva come altro da sรฉ. Dio ci ha portato in sรฉ. 2: nel Figlio abbiamo ricevuto lo Spirito, che รจ sempre molto altro e molto oltre il nostro pensiero. Lo Spirito รจ la vita di Dio, la sua generativitร , il suo continuo e instancabile soffiare vita nella morte. 3: nel Figlio noi possiamo conoscere il volto, il cuore, la passione di Dio, che altro non desidera se non includerci in sรฉ, in quella vita che non รจ mai uno, non รจ mai chiusa e definita, non รจ mai fissitร inscalfibile.
Dio ha mandato suo Figlio perchรฉ lโumanitร smetta di credere in un Dio irraggiungibile e tremendo eย inizi a credere in quel Dio che dal primo momentoย โ nella notte del tempo e dello spazio โ, quando nulla era, nulla esisteva,ย ha voluto che la vita fosse, e fosse in eterno divenire, mai uguale a se stessa, mai ripetitiva, mai bloccata.ย Dio ha mandato suo Figlio perchรฉ ricordassimo che il suo nome e il suo volto รจ misericordia, amore, tenerezza, fedeltร .
Alla luce della Parola che oggi la liturgia ci ha donato, come possiamo allora contemplare la sua presenza tra noi, le sue meraviglie, la sua opera? Dio ha a che fare con lโamore, con la bellezza, con la fedeltร , con la vita in tutte le sue trasformazioni, con il non-finito, il non-determinato, il non-bloccato.
Oggi allora prendiamoci del tempo e contempliamo ciรฒ che nella nostra vita a che fare con tutto questo. Perchรฉย dove cโรจ amore, bellezza, vita, fedeltร , autenticitร , lรฌ cโรจ Dio.ย E non un Dio monolitico, ma un Dio plurale; non un Dio โbloccatoโ, ma un Dio in eterno movimento, perchรฉ questo รจ amore.
Oggi, contempliamo e ringraziamo. Perchรฉ lui, ยซDio misericordioso e pietoso, lento allโira e ricco di amore e di fedeltร ยป continua ad amarci e a includerci in sรฉ. Sempre. Tutti.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
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