Amore, semplicemente amore. Credo che senza dubbio si possa affermare che sia la parola chiave che, in questa trentunesima domenica del Tempo Ordinario, attraversa e unisce i due testamenti. E forse, in assoluto, non cโรจ parola migliore e piรน adeguata per dire il senso della nostra fede, del nostro credere.
Da credenti ci infuochiamo davanti al rispetto di precetti, obblighi morali, comandamentiโฆ E sรฌ, va bene, รจ giusto. Ma in una scala gerarchica di valori il credente in Gesรน, il cristiano appunto, non puรฒ permettersi di mettere al primo posto norme e precetti e lasciare in fondo lโamore, quasi fosse un orpello.
Le letture di oggi ce lo dicono chiaramente. Il primo e assoluto comandamento รจ amare: amare Dio, amare il prossimo e, sรฌ, amare anche noi stessi; e farlo con tutto il cuore, la mente, le forze. Quindi: 1. farlo; 2. farlo davvero; farlo con passione.
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Il Deuteronomio รจ il primo a richiamarci allโascolto di questo necessario comandamento: amerai! ยซAscolta, Israele, amerai il Signore tuo Dio, e lo amerai come unico signore della tua vitaยป.
ร questo lโappello fondamentale, lโappello cioรจ a fondamento della nostra risposta: possiamo amare se Dio รจ il Signore e Maestro della nostra vita, se al centro delle nostre scelte cโรจ colui da cui ci lasciamo plasmare, colui che solo puรฒ guidarci, orientarci verso il bene, se le nostre motivazioni nellโagire non sono fondate sulla nostra sensibilitร , su quello che percepiamo, ma su un discernimento fatto insieme che consenta a Dio di rivelare la sua volontร , i suoi progetti di amore oltre i nostri personalissimi orizzonti.
ยซAscolta Israele! Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta lโanima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forzaยป.ย Lo amerai cioรจ con luciditร , piedi per terra, consapevolezza, intelligenza, passione, veritร , determinazione.ย E alla pari,ย con la stessa forza e intensitร , radicalitร e veritร , amerai il tuo prossimo, colui e colei che ti sono vicini, o anche semplicemente accanto, coloro verso i quali senti di essere stato mandato come custode, coloro per i quali Dio ti chiede di essere prossimo.
Maโฆ ama amando, e non รจ un gioco di parole, non รจ banale. E soprattutto ama, amandoti; e non mi sto sbagliando nello scrivere!
Ama nella consapevolezza che lโamore non consuma, moltiplica.
Lโamore non disperde, potenzia.
Lโamore non annienta, solleva.
E questa vale sia verso gli altri sia verso noi stessi.
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Ama a occhi aperti, sapendo farti carico della veritร dellโaltro e di te stesso. Ascolta! Faโ sรฌ che il Signore sia lโunico signore della tua vita a e lโamore sarร davvero possibile.
Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com