Noi e la nostra benedetta voglia di misurare
ร inutile, a noi il poco fa problema. Sfido chiunque a dire che non sia cosรฌ.
Se abbiamo poco non facilmente condividiamoโฆ anche se poi, se abbiamo tanto ugualmente non condividiamo. Ma pur partendo da chi รจ piรน avvezzo a โdonareโ, se non si ritiene di avere tra le mani qualcosa di sufficiente, beh allora piuttosto che fare figuracce si preferisce tenere quel poco in saccoccia.
E, se ci facciamo caso, questa logica non ci guida solo nelle cose da dareโฆ spesso diventa una vera e propria logica di vita. Per esempio, a chi di noi non รจ mai capitato di pensare: โMa cosa posso fare io di fronte a tutti questi problemi?โ. O ancora: โDi poveri ce ne sono ovunque, e in che situazioniโฆ a che servono i miei due euro? Due coperte o un piatto di pasta?โ. โIo sono un povero cristo, continuo a credere in certi valori, ma ormai se parli ti coprono pure di insulti.
Cosa volete che faccia? Me ne sto a casa mia e coltivo il mio orticello. Almeno non do fastidio a nessunoโ.
Eccoโฆ frasi come queste sono lo specchio di quelle convinzioni interiori e atteggiamenti descritti nella Prima lettura e nel Vangelo di questa XVII domenica del Tempo Ordinario.
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Nel Secondo libro dei Re quellโincredulitร del servo di Eliseo รจ anche un poโ nostra. Quelli descritti sono giorni di carestia, la gente รจ affamata e attende che il profeta, oggi diremmo lโuomo della Provvidenza, li aiuti. E lโaiuto arriva. Ma arriva da altre mani. Eliseo non fa altro che accogliere e condividere. E il dono del poco, dello sproporzionato rispetto a ciรฒ che potrebbe davvero servire, รจ la vera risposta alla fame di tanti.
Il miracolo del pane รจ legato a doppia mandata alla generositร di quellโuomo anonimo che ha portato primizie del suo lavoro a Eliseo e alla capacitร di Eliseo di non trattenere per sรฉ.
E ciรฒ che sembra poco sfama e avanza.
Noi siamo chiamati a donare tutto il poco che abbiamo; ed รจ lรฌ che Dio usa la sua operazione preferita: la moltiplicazione.
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Nel Vangelo come possiamo biasimare Filippo? La sua obiezione รจ legittima. Chiunque tra noi con un poโ di senso pratico lโavrebbe rivolta a Gesรน. Certo Filippo avrebbe dovuto sapere che Gesรน giocava pesante. Ma in fondo anche noi dovremmo essere abbastanza avvezzi a un Dio dellโimpossibile. Eppureโฆ
Eppure noi e Filippo continuiamo a fare a Dio le stesse obiezioni: e quindi non ci schieriamo, non scendiamo in campo, crediamo di dover contare sulle nostre forze, crediamo che le cose vadano pensate e strutturate solo in funzione di ciรฒ che abbiamo in tasca. Oppure, pensiamo di poter risolvere i problemi creando distanze tra noi e le situazioni e le persone. In realtร stiamo solo scegliendo la via piรน comoda: non vedere.
Ma รจ davvero questo il senso della nostra vocazione battesimale, cristiana? Cosa significa essere davvero un solo corpo? E poi quale corpo?ย San Paolo nella Seconda lettura di certo non si riferisce alle nostre piccole o grandi comunitร , ai gruppi chiusi, alle realtร interne di una parrocchiaโฆ a una chiesa.
Lโapostolo Paolo ci chiede, ci implora di comportarci coerentemente con la vocazione che lo Spirito di Dio ha messo nel nostro cuore: a riscoprirci cioรจ un corpo, quel corpo di cui Gesรน รจ il motore primo; quel corpo fatto di sorelle e fratelli in umanitร che sono stati generati dallo stesso padre-creatore, e che quindi sono a noi intimamente uniti.
La domanda di Gesรน allora oggi รจ per noi, per me, per te: ยซDove potremo trovare pane perchรฉ ognuno abbia da mangiare?ยป.
Dobbiamo guardarci intorno. Perchรฉ forse quel pane non lo abbiamo noi, ma รจ nelle mani di un ragazzetto anonimo, ed รจ poco.
Forse รจ nelle mani di quello sconosciuto da cui โche cosa ti vuoi aspettare?โโฆ
Forse lo sta offrendo proprio chi ha tradito mille volte la nostra fiduciaโฆ
A noi oggi รจ chiesto di fare come Eliseo e Gesรน: accogliere, benedire, spezzare, condividere. E โ importantissimo โ raccogliere i pezzi avanzati. Perchรฉ mai, e in nessun caso, un dono deve essere sprecato nรฉ andare perduto.
Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com