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Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 28 Luglio 2024 per bambini/ragazzi

Domenica 28 Luglio 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 1-15

Noi e la nostra benedetta voglia di misurare

รˆ inutile, a noi il poco fa problema. Sfido chiunque a dire che non sia cosรฌ.
Se abbiamo poco non facilmente condividiamoโ€ฆ anche se poi, se abbiamo tanto ugualmente non condividiamo. Ma pur partendo da chi รจ piรน avvezzo a โ€œdonareโ€, se non si ritiene di avere tra le mani qualcosa di sufficiente, beh allora piuttosto che fare figuracce si preferisce tenere quel poco in saccoccia.

E, se ci facciamo caso, questa logica non ci guida solo nelle cose da dareโ€ฆ spesso diventa una vera e propria logica di vita. Per esempio, a chi di noi non รจ mai capitato di pensare: โ€œMa cosa posso fare io di fronte a tutti questi problemi?โ€. O ancora: โ€œDi poveri ce ne sono ovunque, e in che situazioniโ€ฆ a che servono i miei due euro? Due coperte o un piatto di pasta?โ€. โ€œIo sono un povero cristo, continuo a credere in certi valori, ma ormai se parli ti coprono pure di insulti.

Cosa volete che faccia? Me ne sto a casa mia e coltivo il mio orticello. Almeno non do fastidio a nessunoโ€.
Eccoโ€ฆ frasi come queste sono lo specchio di quelle convinzioni interiori e atteggiamenti descritti nella Prima lettura e nel Vangelo di questa XVII domenica del Tempo Ordinario.

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Nel Secondo libro dei Re quellโ€™incredulitร  del servo di Eliseo รจ anche un poโ€™ nostra. Quelli descritti sono giorni di carestia, la gente รจ affamata e attende che il profeta, oggi diremmo lโ€™uomo della Provvidenza, li aiuti. E lโ€™aiuto arriva. Ma arriva da altre mani. Eliseo non fa altro che accogliere e condividere. E il dono del poco, dello sproporzionato rispetto a ciรฒ che potrebbe davvero servire, รจ la vera risposta alla fame di tanti.

Il miracolo del pane รจ legato a doppia mandata alla generositร  di quellโ€™uomo anonimo che ha portato primizie del suo lavoro a Eliseo e alla capacitร  di Eliseo di non trattenere per sรฉ.

E ciรฒ che sembra poco sfama e avanza.
Noi siamo chiamati a donare tutto il poco che abbiamo; ed รจ lรฌ che Dio usa la sua operazione preferita: la moltiplicazione.

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Nel Vangelo come possiamo biasimare Filippo? La sua obiezione รจ legittima. Chiunque tra noi con un poโ€™ di senso pratico lโ€™avrebbe rivolta a Gesรน. Certo Filippo avrebbe dovuto sapere che Gesรน giocava pesante. Ma in fondo anche noi dovremmo essere abbastanza avvezzi a un Dio dellโ€™impossibile. Eppureโ€ฆ

Eppure noi e Filippo continuiamo a fare a Dio le stesse obiezioni: e quindi non ci schieriamo, non scendiamo in campo, crediamo di dover contare sulle nostre forze, crediamo che le cose vadano pensate e strutturate solo in funzione di ciรฒ che abbiamo in tasca. Oppure, pensiamo di poter risolvere i problemi creando distanze tra noi e le situazioni e le persone. In realtร  stiamo solo scegliendo la via piรน comoda: non vedere.

Ma รจ davvero questo il senso della nostra vocazione battesimale, cristiana? Cosa significa essere davvero un solo corpo? E poi quale corpo?ย San Paolo nella Seconda lettura di certo non si riferisce alle nostre piccole o grandi comunitร , ai gruppi chiusi, alle realtร  interne di una parrocchiaโ€ฆ a una chiesa.

Lโ€™apostolo Paolo ci chiede, ci implora di comportarci coerentemente con la vocazione che lo Spirito di Dio ha messo nel nostro cuore: a riscoprirci cioรจ un corpo, quel corpo di cui Gesรน รจ il motore primo; quel corpo fatto di sorelle e fratelli in umanitร  che sono stati generati dallo stesso padre-creatore, e che quindi sono a noi intimamente uniti.

La domanda di Gesรน allora oggi รจ per noi, per me, per te: ยซDove potremo trovare pane perchรฉ ognuno abbia da mangiare?ยป.

Dobbiamo guardarci intorno. Perchรฉ forse quel pane non lo abbiamo noi, ma รจ nelle mani di un ragazzetto anonimo, ed รจ poco.
Forse รจ nelle mani di quello sconosciuto da cui โ€œche cosa ti vuoi aspettare?โ€โ€ฆ
Forse lo sta offrendo proprio chi ha tradito mille volte la nostra fiduciaโ€ฆ

A noi oggi รจ chiesto di fare come Eliseo e Gesรน: accogliere, benedire, spezzare, condividere. E โ€“ importantissimo โ€“ raccogliere i pezzi avanzati. Perchรฉ mai, e in nessun caso, un dono deve essere sprecato nรฉ andare perduto.

Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com

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