Senza troppo tergiversare dobbiamo ammetterlo: il male esiste, qualcuno lo genera volontariamente, qualcun altro lo subisce suo malgrado e altri ancora trovano il modo per sconfiggerloโฆ prima o poi. E in fondo seme buono e zizzania ci confermano tutto questo. Il male cโรจ e non รจ frutto del caso, esattamente come il bene. La zizzania sembra essere stata seminata proprio come il seme buono. Bene e male sono destinati a convivere.
Ma รจ questo il senso del mondo?ย Per quanto sia incoraggiante sapere che alla fine le cose sembrano volgere verso il bene, davvero il brano del Vangelo in questa sedicesima domenica punta a essere solo una pacca sulle spalle per non farci mollare di fronte al male che vediamo accadere sotto i nostri occhi o che sperimentiamo? Davvero possiamo ridurre il senso del mondo a una contrapposizione cosรฌ netta? In realtร la contrapposizione รจ solo nella nostra testa, perchรฉ anzi il Gesรน che racconta parla di un tempo in cui dividere, e forse anche distinguere, non รจ cosรฌ facile. Alla fine dei tempi tutto sarร piรน netto, perchรฉ maturare รจ scegliere a cosa dare forza: se al bene o al male. Ma ora, in questa sorta di tempo intermedio, dove ogni piรน piccola scelta rafforza un nostro orientamento interiore nulla รจ ancora maturo e tutto deve essere vagliato, compreso, scelto.
Di fronte a noi continua a esserci ilย seminatore che sparge seme buono ovunque e non perde tempo, lo sparge in noi, lo sparge nel mondo attorno a noi. Seminatore che sparge e non abbandona, sparge e si prende cura, sparge e ha a cuore la buona riuscita del raccolto, sparge e vigila perchรฉ nulla possa impedire al seme buono di arrivare a giusta maturazione.ย
In fondo la pazienza del seminatore ha nella vita del suo seme lโunica vera motivazione. Cโรจ una convinzione che muove la sua scelta: il seme buono ha tutte le possibilitร per sopravvivere alla zizzania, per crescere nonostante la zizzania, per essere raccolto e dare vita, anche se invischiato con la zizzania. Seme buono e zizzania non sono due facce del nostro mondo, due possibilitร in cui ognuno di noi puรฒ ritrovarsi.
Seme buono e zizzania vivono in noi, si alternano in noi e sono noi; e alimentiamo lโuno o lโaltra con le scelte che compiamo, con la posizione che nel mondo decidiamo di occupare. Ma una cosa รจ certa: in tutto questo crescere,ย colui che ha seminato non smette di occuparsi e preoccuparsi per il suo seme buono.ย Avanti allora, perchรฉ nel regno dei cieli, di cui siamo parte, anche se bene e male convivono, il bene ha una marcia in piรน. Perchรฉ? Perchรฉย il bene ha prospettive, il bene รจ paziente, il bene semina lโinvisibile per vedere lโincredibile:ย il granello di senape diventa un albero rigoglioso e sicuro, il lievito fa fermentare una massa. Tutto, nel regno dei cieli, accade oltre ogni attesa.
Il male vuole raccogliere subito, strappare; il bene sa attendere, curare, pazientare, raccogliere. Usciamo dal cuore di Dio come seme buono, ma รจ nella libertร della coscienza che decidiamo se restare, se ritornare, se ricominciare a essere frutto buono, riparo sicuro, cibo che nutre. ร questo il Regno: una casa di libertร , di scelte consapevoli, di vite amate e per questo amanti.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com