Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 21 Febbraio 2021 per bambini/ragazzi

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«In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto, e nel deserto rimase quaranta giorni».

È l’incipit del Vangelo di questa I domenica di Quaresima, ed è il versetto che offre a questi lunghi giorni di penitenza, digiuno ed elemosina una particolare sfumatura. L’evangelista Marco è asciutto nella descrizione di questo momento della vita di Gesù. Fin troppo. Sembra togliere alla scena gli effetti speciali. Nessuna descrizione, nessun particolare, niente di tutta quella precisione con cui Luca e Matteo descrivono ogni singola tentazione. A Marco non serve. L’evangelista ci chiede di puntare diritto al centro di tutto, di andare all’essenziale.
Lo Spirito, il deserto, il Vangelo di Dio sono i tre elementi su cui concentrare le energie. A Marco non importa se dimentichiamo le tre tentazioni. Il suo unico obiettivo è portarci ai piedi della croce e davanti al sepolcro con una, ed una sola, certezza: Gesù è il Figlio di Dio, il Vangelo di Dio, la buona notizia di Dio annunciata al mondo.

Per questo è fondamentale rimettere al centro della nostra vita lo Spirito, il senso del deserto, la potenza del Vangelo, con rinnovata consapevolezza, con ferma determinazione. È ciò che Gesù stesso fa.

Lo Spirito sospinge verso il deserto. Ma il deserto (midbar in ebraico) è il luogo in cui la Parola vivente parla: Dio nel deserto si lascia incontrare. Lo Spirito conduce il Figlio non nel luogo della morte e delle tentazioni, ma nel luogo della Vita, lì dove accade l’incontro. Perché dove tutto tace, Dio parla. Dove la forza umana è disarmata, Dio sostiene. Ecco, così dovremmo vivere i nostri deserti, quelle situazioni difficili di impotenza: da luogo di morte possono diventare tempo e tempio di Dio.

È questo il passaggio necessario per diventare capaci di Vangelo: capaci cioè di contenere e proclamare il Vangelo, la salvezza di Dio. Contenere, cioè accogliere, diventarne grembo, lasciarci abitare e trasformare.

La Quaresima può essere deserto di vita, ci permetterà di contemplare nel Crocifisso il volto di Dio, ma oggi con coraggio dobbiamo permettere allo Spirito di lavorare in noi, di condurci all’incontro con il Vivente.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Nel deserto, Signore

Nel deserto conducimi, Signore.
Nel deserto parla al mio cuore.
Nel deserto fammi gustare la vita vera,
eternamente zampillante.
Il deserto a cui la vita mi costringe
sia spazio reso nuovo dal tuo Spirito.
Signore Gesù, Parola viva del Padre,
nei deserti dell’anima, parla
e fai germogliare vita. Amen.

FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBEPAGINA FACEBOOK