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Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 20 Ottobre 2024 per bambini/ragazzi

Domenica 20 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 35-45

Non sappiamo che cosa sia scattato nella mente di Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, quando quel giorno hanno chiesto a Gesù di essere con lui nella gloria, esattamente uno alla destra e uno alla sinistra, ma in un modo o in un altro forse qualche piccola grossa cantonata la stavano prendendo.

Non sappiamo neppure se fossero fino in fondo coscienti della loro richiesta, e delle ricadute – anzi al dire di Gesù (e dell’evangelista) forse non lo erano per niente –, ma una cosa è certa: il Maestro è esplicito, esattamente come lo è l’indignazione degli altri compagni di avventura.

Gesù non tentenna, tutt’altro, e il suo orientamento è chiaro: più che la gloria si tratta di condividere una via, un destino, uno stile, una gerarchia di valori, un particolare modo di occupare il proprio spazio nel mondo e di occuparsi del mondo.

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L’autore della lettera agli Ebrei e ancor prima Isaia ci accompagnano alla scoperta di quel Servo di Jahvè, messia atteso e nostro fratello, sommo sacerdote e nostro giustificatore; ripeto giustificatore non giustiziere, colui che ci riscatta, ci riabilita, ci riconcilia, ci salva, ci solleva, ci giustifica.

Gesù, colui nel quale noi possiamo esistere, riscoprendoci capaci di Dio, di “contenere” Dio.
Colui che sì, si è lasciato spezzare, colpire, uccidere pur di far vivere.
Colui che si è fatto carne e fragilità, sofferenza e morte pur di dare volto e farci sentire un Dio prossimo, un Dio-con noi.
Colui in nome del quale possiamo vivere nella fiducia di essere sempre e comunque dei figli attesi per i quali è riservata grazia (cioè amore gratuito) e misericordia.

Forse anche noi, oggi, esattamente come Giacomo e Giovanni, ci preoccupiamo di quel cielo futuro, di quell’eternità (che magari chiamiamo paradiso) e speriamo di farne parte; e ci impegniamo pur di farne parte.

Ma l’invito davvero fecondo è di spostare l’asse della nostra preoccupazione: dalla gloria di un giorno al servizio di oggi, dall’essere primi in paradiso al servire gli ultimi oggi.

Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com

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