Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 20 Novembre 2022 per bambini/ragazzi

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Il nostro Re

Oggi celebriamo Cristo, Re dell’universo, celebriamo il Signore dei signori, celebriamo Colui che presiede al tempo e a tutta la storia, celebriamo Chi governa lo spazio e l’energia che lo muove e lo trasforma, celebriamo il Dio che ha fatto germinare la vita e ha dato corpo alla creazione e a ogni sua creatura.

Oggi celebriamo Gesù, il Cristo, il Dio con noi. E mentre davanti ai nostri occhi e alla nostra intelligenza svettano parole piene di grandiosità e onnipotenza, ai nostri orecchi arriva travolgente e destabilizzante la parola del Vangelo, che prendendoci per mano ci porta lì dove il Re è stato incoronato, giudicato, riconosciuto, ucciso e donato: il Golgota.

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È sul Crocifisso che il popolo e i suoi sacerdoti, così come gli aguzzini e gli amici, leggono attraverso una semplice scritta: «Costui è il re dei Giudei». Incoronano Re un condannato, e senza saperlo proclamano la logica che solo il cuore di Dio riesce a pensare: gli ultimi saranno i primi, i poveri erediteranno la terra, i miti conquisteranno Dio, gli affamati si sazieranno di giustizia… e il Regno di Dio spalanca le sue porte ai malfattori che hanno saputo riconoscere la vita e che non hanno avuto paura di lasciarsi dalla vita cambiare.

È straordinario quel mistero che si è compiuto sul Golgota e che continua a stravolgere la nostra fede.

Abbiamo bisogno di Dio, ma onestamente abbiamo bisogno di un dio re, di un dio signore e vincitore, un dio vincente che ci renda vincenti, in ogni cosa, e perché no… anche nella malattia.

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E invece instancabilmente, e provvidenzialmente, il Vangelo dà corpo e sostanza al Crocifisso morto e risorto, alla Vita fattasi dono, al Re dalle braccia bloccate da chiodi e liberate dall’amore.

La vera crisi, quella che ci può mettere davanti alla verità di Dio, non si genera per una fede disarmata dall’impotenza, ma dal coraggio di alzare gli occhi, guardare il Crocifisso (non la statua, ma il Dio crocifisso) e riconoscere nella sua sconfitta la più credibile forma dell’amore. È questa la sola verità di Dio che potrà renderci liberi, liberi di credere nella vita, anche quando la morte ci starà attraversando.

Leggi la preghiera per questa domenica.

FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com

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