Il discorso delle Beatitudini Luca lo continua e lo spinge decisamente oltre. Gesù sta continuando a parlare ai suoi discepoli, anche se tutt’attorno la gente continua a essere molta. Le sue parole si fanno pesanti e tratteggiano con precisione un percorso proposto senza mezzi termini a tutti coloro che scelgono di ascoltarlo.
Il cuore di tutto è l’amore, un amore scandalosamente scomodo e scarnificante. Un amore molto lontano dalle nostre categorie. Un amore che ha come unico centro l’altro e come unico obiettivo la generatività, generare cioè vita nonostante tutto e in qualsiasi situazione.
«Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male» (Lc 6,27-28). Credo che questi versetti siano il cuore di tutto il brano. Gesù, nei versetti successivi, scende in profondità e diventa estremamente chiaro e dettagliato, stringente e inequivocabile nella sua proposta, ma questi due brevissimi versetti sono sufficienti per toglierci il sonno, per mettere in crisi le nostre certezze, per chiederci se stiamo davvero dalla parte giusta.
- Pubblicità -
La chiamata all’amore sembra non prevedere eccezioni. Tu, io, siamo chiamati ad amare, qualunque sia la nostra condizione. Amare! Anche se sentiamo di appartenere alla categoria dei colpiti, dei feriti, dei traditi, degli abbandonati, dei non-stimati. Al non-amore sembra non esserci giustificazione, almeno per chi sceglie di ascoltare e seguire il Maestro di Nazaret.
La chiamata è seria e decisa, e non è questione di un semplice dare una seconda possibilità a chi riteniamo abbia sbagliato, e neppure di far finta che il male non sia stato fatto. Qui si tratta di andare ben oltre: ci è chiesto di vivere reinventando continuamente vie di bene dove il male oggettivamente c’è e ci colpisce. Ci è chiesto di non arrenderci all’odio, al disprezzo. Ci è chiesto di continuare a vangare, dissodare zolle anche dure per seminare instancabilmente il bene, che è fiducia, tenacia, perdono, gratuità.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Insegnaci ad amare
Signore Gesù, Maestro di amore,
insegnaci ad amare
chi non ci ama come vorremmo,
a perdonare chi non si pente
di averci colpito,
a riversare parole di benedizione
su chi non si stanca mai
di seminare discordia.
Insegnaci ad amare
inventando vie di amore,
per seminare il bene ovunque.
Insegnaci ad amare
costruendo vie di gratuità,
per seminare ovunque
la cultura del dono.
Insegnaci ad amare
come tu hai amato. Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBEPAGINA FACEBOOK