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Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 19 Gennaio 2025 per bambini/ragazzi

Domenica 19 Gennaio 2025 - II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 2,1-11

Passato lโ€™Avvento e alle nostre spalle ormai anche il Natale, questa domenica ci rimette dopo un bel poโ€™ nel Tempo Ordinarioโ€ฆ in quel normalissimo e non stra-ordinario tempo liturgico che attraversa la normalitร  dei nostri giorni. Il Vangelo di questa II domenica inizia con un bel ยซIn quel tempoโ€ฆยป, e sembra di trovarsi di fronte a un fantastico ยซCโ€™era una voltaโ€ฆยป. Io perรฒ vi propongo di prendere le distanze da questo modo di iniziare le storie. Recuperiamo invece lโ€™attacco che lโ€™evangelista usa. Nella Bibbia non si dice ยซIn quel tempoโ€ฆยป, ma ยซIl terzo giornoโ€ฆยป.

Vi starete chiedendo: โ€œil terzo giorno rispetto a cosa?โ€ Il capitolo precedente (il 1ยฐ del Vangelo di Giovanni) si conclude con la narrazione dellโ€™incontro tra Gesรน e Natanaele. Ma il Vangelo, lo sappiamo, non รจ un diario di bordo e quel ยซterzo giornoยป non sono tre giorni dopo quellโ€™incontro. Giovanni ci dice che gli eventi di Cana sono eventi da ยซterzo giornoยปโ€ฆ e se il terzo giorno per lโ€™evangelista รจ il giorno nuovo, il giorno della risurrezione, del sepolcro vuotoโ€ฆ se รจ il nuovo giorno, allora gli eventi di Cana sono esattamente ciรฒ che accade quando nella nostra vita cโ€™รจ il Risorto, e con lui lo Spirito.

ยซVi fu una festa di nozzeยปโ€ฆ e pensate a quanta memoria vibra nel cuore dellโ€™evangelista quando dร  voce a queste parole: vi fu una cena straordinaria, vi fu una consegna piena di amore e dono, vi fu una storia di riscatto e salvezza, vi furono promesse di riconciliazione tra Dio e il suo popolo che attraversarono i tempi, vi fu lโ€™atteso che finalmente distribuiva vita, pane, salute, luce, perdono. E fu gioia, speranza, entusiasmo. Sรฌ, a tratti anche incomprensione, dubbio. Ma poi cโ€™era lui con le sue risposte, lui con i suoi gesti. Semplicemente lui.

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Poi il vino finรฌ. La gioia finรฌ. La festa finรฌ. E fu notte, paura, disorientamento. Sรฌ, la madre di Gesรน cโ€™era, ma il vino no, la speranza no, la gioia no, il futuro no.

Quanto รจ intenso Giovanni!
Quanta memoria in un solo versetto! Se solo ci fermassimo ad ascoltare quanta vita gli scorre dentroโ€ฆ Non permettiamo alla velocitร  di falciare la profonditร  della Parola, di sbarrare le vie che potrebbe aprire per noi!

Ritorniamo a Giovanni e al suo Vangelo, ritorniamo a Cana, e ritorniamo anche a noi. Prima di andare al miracolo, fermiamoci su quei primi versetti e portiamoli nella nostra vita. Cana รจ anche qui, ora, nel tempo che viviamo, negli spazi che occupiamo. Che fine ha fatto il vino? Che fine ha fatto la gioia, la speranza, lโ€™entusiasmo, la determinazione, la resilienza? Che fine ha fatto ciรฒ che permette a gioia, speranza, entusiasmo, determinazione, resilienza di dare spessore alla nostra vita?

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Siamo cristiani e, sรฌ, il vino dovrebbe essere la nostra fiducia certa nel Risorto, la nostra resa al suo amore, la nostra voglia di appartenergli, la nostra piรน sincera determinazione a fare delle sue vie le nostre vie. Ma anche in noi il vino spesso finisce. Lo consumiamo senza accorgercene, lo diamo per scontato, o permettiamo ad altro, ad altri, ad altre, a noi stessi di prosciugarlo letteralmente: relazioni tossiche, aggressivitร , depressione, disfattismo, individualismo, autoreferenzialitร , pessimismo, egocentrismoโ€ฆ e un Dio (con i suoi progetti sul futuro e per lโ€™umanitร ) messo alla porta.

Ecco oggi, prima di procedere, prima di farci bastare โ€“ come fosse un amarcord โ€“ Cana, le sei anfore e quegli sposi (beati loro) destinatari di un miracolo riuscito, fermiamoci e lasciamoci portare da questi primissimi versetti nel cuore e, forse, nel buio della nostra vita: che cosa ci sta bloccando dal chiedere, anzi no, dal credere nel vino?
Dal credere che non finirร โ€ฆ Dal credere che si rinnoverร โ€ฆ Dal credere che non cโ€™รจ vuoto che tenga?
Siamo e continueremo a essere nel terzo giorno, il giorno della risurrezione, il tempo nuovo dello Spirito che non tramonta.

E quel vino, non siamo noi e i nostri sforzi, ma รจ lo stesso Spirito del Risorto che puรฒ ogni giorno riconsegnarci alla vita, riempiendo le nostre anfore screpolate.

Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com

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