Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 18 Ottobre 2020 per bambini/ragazzi

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Discepoli, questo erano gli uomini di cui il Vangelo ci narra. Discepoli: quindi persone disposte a imparare, verosimilmente predisposti ad ascoltare. Discepoli che riconoscono in Gesù un maestro veritiero. Alla fine del brano però l’evangelista Matteo annota: rimasero stupiti e, lasciatolo, se ne andarono.

Si resta sempre un po’ perplessi davanti a situazioni così, e personalmente non riesco a non farmi alcune domande, forse scomode, ma credo schiette e sincere, perché le pongo prima di tutto a me stessa.

Basta avvicinarsi a Dio per incontrarlo davvero?
È sufficiente ascoltare la sua Parola, le sue risposte alle nostre domande per imparare le sue logiche?
Meravigliarsi, emozionarsi, sentire vibrare il cuore per una sua parola o per un suo gesto, basta per cambiarci dentro?
Cambia davvero la vita saper dare ragione di questioni teologicamente rilevanti?
Dobbiamo ammetterlo, anche se è duro farlo: no, nessuna di queste cose ci rende discepoli del Regno. Niente di tutto ciò è la chiave di accesso al cuore di Dio.

Possiamo riuscire a toccarlo. Possiamo anche vederlo. Possiamo sentire la sua voce chiara parlare al nostro cuore e dettare legge alla nostra intelligenza, ma Dio si offre, offre se stesso solo a chi lo vuole seriamente incontrare.
Dio si lascia raggiungere da chi vuole perdersi nel suo amore, non da chi vuole possederne la conoscenza.
Dio trasforma la vita di chi si mette in gioco senza misura, non senza paura, ma resta sulla soglia della vita in chi ha solo bisogno di interrogare, capire, sapere.

Il dono è grande ed è preparato per ogni discepolo, ma a fare la differenza siamo noi, sono le intenzioni che portiamo nel cuore e che muovono le nostre scelte. I due discepoli in fondo volevano solo mettere Gesù alla sbarra, farlo sedere sul banco degli imputati.
Il Signore sarà sempre raggiungibile e pronto a rispondere. Ma noi riusciremo a dare a Dio quello che è di Dio? Noi stessi e la nostra vita? Riusciremo a non trattarlo da Cesare pagando oboli, rispondendo a precetti, osservando esclusivamente leggi?

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Tu sei il Maestro

Signore Gesù, ogni tua parola è vita,
possa il tuo Spirito
illuminare la nostra intelligenza,
spalancare il nostro cuore,
muovere i nostri desideri,
perché ciò che ascoltiamo ci tocchi
e ci cambi in profondità.

Signore e Maestro,
insegnaci a donare al Padre la vita,
dono immenso, gratuitamente ricevuto,
perché in lui diventi giustizia, pace,
gratuità per il mondo.
Amen.

FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com


AUTORE: Sr. Mariangela Tassielli
FONTE: Cantalavita
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