«Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù […] Molti li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi». Discepoli e uomini e donne di ogni condizione si radunano attorno a Gesù. Lo cercano. Ne desiderano l’incontro. E lo spaccato che l’evangelista Marco ci lascia intravedere ci fa capire il perché.
«Gesù disse loro: “Venite in disparte e riposatevi un po’”» e ancora: «Vide una gran folla, ebbe compassione di loro».
Questa volta a emergere non sono potenza e segni grandi. In questi quattro versetti svetta con tutta la sua forza il Maestro di umanità, quel Pastore buono che conosce, non abbandona e cura. Gesù raduna attorno a sé discepoli missionari contenti e stanchi. E sa accorgersi di ciò che sta attraversando il loro cuore, li avvicina ancora di più a sé e se ne prende cura. Decide di modificare i propri progetti in forza di quella compassione che gli ha permesso di ascoltare la sete di umanità di chi lo cerca senza sosta, di chi ha bisogno di incontrare qualcuno che dia un senso alla propria vita. Apostoli, discepoli, uomini e donne non hanno bisogno di altro: il loro cuore cerca, come acqua nel deserto, un incontro che faccia zampillare vita.
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E questo accade in ogni tempo, oggi esattamente come ieri.
Accade che gente cerchi, ma forse non accade sempre un incontro che faccia zampillare vita… Eppure non dovrebbe essere una rarità dopo duemila anni di Vangelo. Non dovremmo poter trovare vita solo ai piedi di un tabernacolo. Non dovremmo elemosinare umanità…
Abbiamo scelto di essere discepoli di Gesù di Nazaret e abbiamo anche preteso di sapere cosa c’era da imparare. Abbiamo assolutizzato quell’unica volta in cui ha usato cordicelle contro qualcuno, ergendoci a giudici degli impuri, ma non abbiamo imparato nulla o forse ancora troppo poco da quella infinita umanità che attraversa ogni singola pagina della sua vita.
Saremo Vangelo vivente, semi di Dio sparsi nel mondo, solo quando decideremo di imparare da lui a essere autenticamente umani.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Insegnaci umanità
Signore Gesù, Dio con noi,
sono tante le richieste che
popolano la nostra preghiera,
eppure al di là delle cose
pur necessarie
che vorremmo,
una è la cosa di cui davvero
abbiamo bisogno:
insegnaci a essere umani,
autenticamente umani.
Di quella umanità che è cura,
delicatezza, gentilezza,
compassione, bellezza.
Di quella umanità che sa
fermarsi alla soglia dell’altro,
e attendere.
Solo così, Signore, saremo
autenticamente divini. Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBEPAGINA FACEBOOK