Gesรน, Vangelo di Dio, fatto carne
La quarta domenica di Avvento ci accompagna alle soglie del Natale. Siamo ormai prossimi, stiamo per celebrare il grande mistero della nostra fede: lโincarnazione di Dio, il farsi carne di colui che รจ oltre la carne.
Cโรจ qualcosa di piรน in-credibile di un Dio che nasce? di una donna vergine che genera? di un Onnipotente bambino? Ecco, la quarta domenica ci corazza per farci affrontare ciรฒ che la nostra mente con molta difficoltร tratterร con opportuna serietร . Perchรฉ diciamocelo, il Natale รจ una bella poesia, il suo spirito รจ una ricarica per lโanima, ma poi, chiuso il sipario sulla grotta, la veritร delle cose sarร tuttโaltro. E noi lo sappiamo bene. E in fondo ci piace cosรฌ!
Invece Matteo รจ un evangelista con i piedi per terra, ama fare i conti con la storia, con le promesse, con la concretezza del vivere. La stessa concretezza che si respira nelle parole del profeta Isaia.
Quello che accade a Betlemme ha a che fare con una storia fatta di storie. Quello che accade a Betlemme รจ la risposta di Dio alle mani tese di donne e uomini che chiedono; รจ il farsi presenza di Dio per donne e uomini che cercano. Isaia tuona oggi esattamente come ieri: ยซNon vi basta stancare Dio?ยป. Colui che vi รจ stato dato รจ la presenza tangibile di Dio, che non si stanca di nascere tra le pieghe sgualcite o strappate di ogni vita.
Leggendo il Vangelo, noi oggi partiamo con: ยซCosรฌ fu generato Gesรน Cristo: sua madre Mariaโฆยป, ecceteraโฆ Ma quei versetti che precedono questo brano, per quanto possa essere noioso ascoltarli, sono di una grande consolazione. Dicono tutta la genealogia di Gesรน, dicono cioรจ quanto sia stato concreto e scandaloso Dio, scegliendo di avere nel proprio albero genealogico, traditori, prostitute, peccatori incalliti, omicidi. Le madri di Dio, nella storia, non sono state grembi puri e per questo benedetti.
I padri di Dio non sono stati semi puri e per questo benedetti. ร Dio ad aver benedetto con la sua presenza una storia di peccato. Ed รจ forse questo il cuore delle letture che la domenica-soglia, la quarta domenica appunto, ci invita a dischiudere. ร questo quel passo che Dio chiede a Giuseppe di compiere.
In Maria Dio sta urlando al mondo il suo farsi salvatore, il suo farsi prossimo, il suo farsi salvezza, il suo farsi vicino a noi e al nostro dolore, alle nostre sconfitte, al nostro peccato. Giuseppe รจ giusto, ma Dio non ha bisogno del giusto per entrare nella storia: si fa vita dove vita non cโรจ, dove il grembo non puรฒ generare; e chiede al giusto di restare a guardare, di difendere ciรฒ che non comprende, accompagnando con stupore il compiersi della salvezza che solo la mano di Dio e il sรฌ della creatura realizzano in pienezza.
Il Natale, permettendoci di contemplare il nascere di Gesรน, sarร per ognuno di noi lโoccasione per riscoprire ciรฒ che lui veramente รจ: vangelo di Dio, bella notizia di Dio per noi. Non ci sono storielle a cui credere. Dio sceglie sempre la carne, quella vera, attraversata dal sangue e segnata dalla vita. Nel silenzio operoso di chi ogni giorno sceglie di vivere, lui si fa salvezza, si fa presenza, si fa Vangelo.
E a noi, come ad Acab รจ chiesto di ascoltare; come a Giuseppe, di credere; come a Maria, di fare spazio.
Leggi la preghiera per questa domenica.
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FONTE โ Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
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