ร la domenica della Trasfigurazione.
Il Vangelo di Luca ci fa contemplare la bellezza e la potenza di uno dei piรน straordinari momenti dellโesperienza vissuta da Pietro, Giacomo e Giovanni con Gesรน.
Quanto sarร stato intenso e mozzafiato quel volto trasformato dalla luce, dallโimmenso, da Dio!
Quanto intenso e al contempo sconvolgente!
Stridono in un momento cosรฌ il sonno dei discepoli eletti e lโoppressione del loro cuore rispetto a quanto stava accadendo intorno. Eppure Luca ce li ha raccontati, le comunitร dei credenti hanno continuato a raccontarli facendone memoria insieme alla trasfigurazione di Gesรน. E in questo racconto cโรจ qualcosa anche per noi.
Sรฌ, Dio ha parlato, e la voce uscita dalla nube continua a essere per noi e per la nostra fede una conferma: Gesรน รจ il figlio, รจ lโeletto, lโamato inviato per noi; e le sue parole sono acqua che disseta, pane che nutre, vita. Ma forse non basta, non per fare della nostra scelta credente un cammino.
Spesse volte pensiamo alla fede come a una partita da vincere: dobbiamo essere forti, capaci di una fede che smuove le montagne, di una preghiera che strappa miracoli a Dio, di una fiducia incrollabile anche mentre tutto frana.
Eppure lo scrittore biblico non nasconde le fragilitร , non cancella i fallimenti, non nega la paura, il terrore, il disorientamento.
Luca lo racconta dei tre discepoli, cosรฌ come Genesi lo fa per Abram.
La voce di Dio รจ stabile, รจ ricca di promesse, conferma, orienta, apre orizzonti inediti e insperati, sorprende.ย Ma la sua ricaduta nel nostro cuore, nella nostra vita di ogni giorno,ย spesso arriva come un terremoto: la sua carica di energia รจ tale da far saltare le nostre certezze, i traguardi raggiunti.
E poi i suoi tempiโฆย Che dire dei tempi di Dio, cosรฌ differenti dai nostri, cosรฌ spesso incomprensibili?
Abram โ ci dice lo scrittore biblico in Genesi โ รจ raggiunto da una promessa carica di futuro, di benedizione. E la sua risposta รจ pronta, immediata, libera da โseโ e da โmaโ. Fa tutto, esattamente come gli รจ stato chiesto. Fa tutto e poi attende il compimento. Fa tutto e poi attende Dio.
Ecco, รจ il tempo dellโattesa il vero problema.
Per noi ormai cosรฌ abituati a ricevere pacchi in tempo reale. Per noi ormai troppo certi di dover ricevere risposte ai nostri messaggi su WhatsApp prima ancora di averli inviati. Per noi il tempo dellโattesa, che per Dio potrebbe significare anni, diventa il tempo in cui la fede puรฒ vacillare e la speranza smarrirsi.
ร lecito dubitare mentre lโunica voce di Dio che riusciamo a sentire รจ il silenzio?
ร lecito fare i conti con lo stesso terrore e la stessa oscuritร che assalirono Abramo quando non facciamo altro che continuare a scacciare uccelli rapaci che si abbattono sui progetti e sui sogni che Dio ci ha messo nel cuore?
Lo scrittore biblico non ha remore nel raccontare il terrore che ha attraversato il cuore di Abram, uomo simbolo di una fede granitica. Lโevangelista non ha avuto remore nel raccontarci lโoppressione e la paura vissuta dai discepoli.
Quindi sรฌ, รจ legittimo, รจ lecito, รจ possibile sentire la fede vacillare e la speranza smarrirsi. Ma cosa fare in quei momenti?
Tenere la porta aperta!
Dio arriva di notte, nel buio fitto, e conclude unโalleanza con Abram.
La voce di Dio sul monte arriva mentre Pietro, sconvolto, parla senza capire ciรฒ che chiede.
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Dio entra in una storia che si รจ arresa alla sua assenza e dona il Figlio, e continua a donarlo.
Questa รจ la certezza che dobbiamo riconsegnare al nostro cuore, ogni giorno.
Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com