«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni». Con queste parole Gesù inizia a raccontare la parabola dei talenti. Le sue parole, oggi, risuonando per noi, non possono non caricarsi di una particolare forza.
Come l’uomo della parabola, così il Signore Gesù, chiamandoci alla sua sequela, ci consegna tutti i suoi beni. Che meraviglia!
Pensiamoci! Di solito alla sua chiamata abbiniamo la nostra rinuncia. E invece qui si dice, che il signore chiama i servi e dà loro, consegna i suoi beni: è la fiducia totale che Dio riversa su di noi.
Ci conosce, e per questo ciò che ci è dato non è un caso. Il Signore ha dato e dà a ognuno di noi secondo le nostre capacità. Mai un suo dono diventa un peso che opprime. Mai un suo invito è spada di Damocle. Tutto corre sul sottile e fragile filo della fiducia. Ed è in quel senso che ci chiede di giocarci. Solo la fiducia nel dono e in Colui che ce lo ha gratuitamente offerto ci può permettere di spiccare il volo, di rischiare, di osare. Solo puntando sulla fiducia ogni dono si moltiplica.
La paura no: non moltiplica, non dona, non condivide… e proprio per questo perde: le occasioni, i doni e, alla fine, la stessa fiducia.
Dio non ci chiede di vivere in modo tale da restituirgli un giorno esattamente ciò che ci ha donato. Non ha bisogno della purezza sterile del non amore.
Dio vuole vederci crescere grazie a ogni singolo dono, anche se questo comporta errori, cadute, ferite.
Dio vuole che ogni dono ci arricchisca anche grazie alla gestazione che averlo comporterà, al discernimento che richiederà.
Dio vuole che nella notte, ognuno ricordi di essere stato chiamato a ricevere un Dono, non uno tra i tanti, ma il Dono dei doni: Gesù Cristo, vita stessa di Dio, da custodire donando.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Per i tuoi doni: «Grazie!»
Dio, Padre dell’amore, Signore della vita,
ti benediciamo per gli infiniti doni
con i quali ricolmi la nostra vita,
sostieni il nostro presente,
arricchisci il nostro futuro.
È ciò che ci rende forti nella notte.
È ciò che ci disseta nell’aridità.
La paura di sbagliare non ci blocchi.
Il timore di cadere non ci chiuda.
Ciò che dalle tue mani gratuitamente
abbiamo ricevuto possa diventare
dono gratuito d’amore. Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBEPAGINA FACEBOOK