Quando tutto crolla
Tutto crolla! Almeno nel Vangelo. E prima o poi tutto crollerà. Templi, certezze inossidabili, obiettivi raggiunti, stati di benessere. Tutto crollerà e non perché sono in vena apocalittica o perché sia fatalista o pessimista. Tutto cambia; è la vita. E quando qualcosa cambia si trasforma, e ogni trasformazione ha in sé la morte e la vita. Così è la storia, così è il mondo.
Così è la nostra vita. E certo… scrivere è una cosa, vivere un’altra… mi direte!
Come vivere i giorni in cui tutte le certezze si capovolgono? Come prepararsi agli stravolgimenti che prima o poi bussano alla nostra porta e ci presentano inattese alternative ai nostri programmi? Che cosa mettere al centro quando un centro sembra non esserci più?
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Gesù con le sue parole sembra fare eco al profeta Malachia, nella prima lettura: e all’orizzonte di questa nostra domenica, ormai una delle ultime dell’anno liturgico, appaiono giorni tremendi, per descrivere i quali il Maestro di Nazaret non fa sconti.
Ci sono però alcune certezze che il Vangelo ci offre, esattamente come il profeta Malachia. Sono poche rispetto alle sciagure e agli stravolgimenti descritti, ma ci sono, e sembrano essere le fondamenta di tutto ciò che potremmo costruire, le radici di quella risposta che potremmo dare a Dio. Sono tre, tutte annunciate da Gesù:
- «Io vi darò parola e sapienza»,
- «Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto»,
- «Avrete occasione di dare testimonianza».
In poche e semplici parole: qualunque cosa accada, qualunque evento capovolga la nostra vita e la storia del mondo, noi, ognuno di noi, tutti noi, non siamo soli, abbiamo chi ci ama e custodisce, chi ci difende e moltiplica le nostre forze, dandoci la possibilità (e la forza interiore) di trasformare tutto in bene, in cosa buona, in vangelo.
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Anche quando tutto crolla, quando i nostri templi interiori franano, Dio è la nostra forza, ciò che ci rende capaci di fare della quotidianità un vangelo. Questa è la perseveranza che salva la nostra vita e il mondo.
Leggi la preghiera per questa domenica.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
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