Caro Gesù di Nazaret, uomo-Dio, Salvatore del mondo, Messia atteso, Re dell’universo…. Quanti modi abbiamo per invocarti. Con quanti attributi ci rivolgiamo a te, Figlio di Dio! Eppure tu, apertamente, hai dato altre prospettive: sofferenza, incomprensione, rifiuto e uccisione. Questo hai detto che sarebbe accaduto a quel messia atteso.
Tu, Dio fatto uomo, hai chiesto ai tuoi discepoli di credere in un eroe perdente, in un salvatore sconfitto, in un Dio ucciso da uomini. E poi, come se non bastasse, hai chiesto loro di credere anche nell’impossibile: in un corpo risorto, in un sepolcro vuoto, in un’assenza. Lo hai chiesto a loro, a quei poveri dodici uomini stravolti e disorientati, e continui a chiederlo a noi. A noi, oggi. A noi, così abituati ad avere tutto sotto controllo. A noi, sempre a caccia di approvazione, di like, di visibilità, di consenso.
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Ma dico, ti rendi conto? Hai capito ciò che hai chiesto e che continui a chiedere? Continui a offrirci posizioni scomode. Continui a chiederci di non ignorare né scaricare su altri le croci che la vita ci chiede di portare. E come se non bastasse… ci chiedi pure di portarle bene, con convinzione, senza remore, senza troppe lamentele, senza rivendicazioni, senza amarezza.
Ci chiedi di portare la nostra croce esattamente come tu hai portato la tua… quella croce che nessun Dio ti aveva dato… quella croce che uomini ingiusti ti avevano caricato addosso. Ci chiedi di portarla donando, trasformando quel sì detto alla vita e alle sue fatiche, in una preghiera di affidamento, in un canto di speranza. Ma forse proprio questo significa essere tuoi discepoli.
E per quanto qualcuno provi sempre a indorare la pillola pur di riempire le chiese, pur di rendere tutto più facile, tu, Gesù di Nazaret sei scomodo e graffi, senza mezzi termini. Seguire le vie che il tuo Vangelo traccia è fatica, è dono, è fare della tua voce la sola bussola.
E allora non può essere altro la nostra preghiera: insegnaci a pensare secondo Dio!
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Secondo Dio
Signore Gesù,
insegnaci a pensare secondo Dio,
ad avere nel Vangelo la bussola
che traccia la rotta della nostra vita
e delle nostre scelte.
Insegnaci a trasformare ogni singolo istante
in un tempo di fiducia e affidamento,
di accoglienza.
Ogni sì pronunciato, pur con fatica,
diventi una rinnovata possibilità
per reinventare amore, speranza, vita.
E come la tua, anche ogni nostra croce
diventerà albero di vita. Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBEPAGINA FACEBOOK