Davanti al brano del Buon Samaritano, che la XV domenica del Tempo Ordinario ci propone, non voglio fermarmi sul prossimo, sul farsi prossimo, sulla vita eterna, sulla necessitร dellโamare. Credo che oggi lo faranno tutti. Io preferisco fare un passo a lato, forse a qualcuno sembrerร indietroโฆ non so, vedete voi. Ciรฒ su cui voglio fissare lโattenzione รจ la reazione interiore che molti tra noi provano, o potrebbero provare, dopo aver ascoltato e meditato questo brano. Per lโevangelista tutto รจ estremamente chiaro. Ogni passaggio, fino allโultima parola, fino a quel ยซVaโ e anche tu faโ cosรฌยป.
Eppure non รจ sempre cosรฌ. Perchรฉ se tutti abbiamo nel cuore un grande desiderio di eternitร , se lโamore rappresenta la nostra piรน intima chiamata e la piรน totale realizzazione, รจ pur vero che lโamore รจ anche il nostro piรน disarmante limite. Ne abbiamo pauraโฆ ne temiamo la vertigine. Perchรฉ amare รจ mettersi a lato, non scegliere di mettersi a lato, ma lasciarsi mettere dagli eventi, dalle situazioni, dagli imprevisti.
Amare รจ abbandonare improvvisamente quel progetto che riempiva la nostra vita per avvicinarci (farci prossimi appunto) a un bisogno che non avevamo immaginato potesse esistere, e che soprattutto non avevamo minimamente ipotizzato potesse coinvolgere noi, meโฆ
Quando questo accade, il Vangelo del Buon Samaritano rischia di diventare per noi una sorta di macina appesa al collo: toglie il fiato, soffoca. Non siamo capaci di vivere come quel Gesรน chiede. Non ce la facciamo proprioโฆ E forse pensiamo di non essere allโaltezza dellโeternitร .
Eppure, questo brano evangelico non รจ una clava. Il Vangelo non lo รจ mai. Ed รจ straordinario Mosรจ nella prima lettura. Questo Vangelo, come ogni parola che esce dalla bocca di Dio, รจ molto vicina a noi, mai distante: รจ nella nostra bocca e nel nostro cuore, รจ in noi e cresce. E crescendo ci trasforma come neppure noi sapremo mai. Preoccupiamoci solo di questo: permettiamo alla parola di Dio, anche alla piรน scomoda, di trovare sempre spazio in noi
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
La tua Parola in noi
La tua Parola, Signore Dio,
รจ in noi, nel nostro cuore,
penetra nel nostro intimo
e lo feconda,
lo rende capace di vita,
capace di amore.
La tua Parola, viva ed efficace,
ci renda ciรฒ che non siamo
e generi in noi una nuova creazione,
ambienti fecondi
in cui il tuo Regno veramente accade.
Cosรฌ, e solo cosรฌ,
potremo imparare ad amare,
diventando prossimi di unโumanitร
assetata di tenerezza.
Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBE
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