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Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 1 Dicembre 2024 per bambini/ragazzi

Domenica 1 Dicembre 2024 I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 21,25-28.34-36

ยซEcco, verranno giorni nei quali io realizzerรฒ le promesse di beneโ€ฆยป. Con queste parole โ€“ che la Prima lettura ci consegna โ€“ inizia il nuovo anno liturgico, un anno allโ€™insegna di uno straordinario tempo di grazia e di ripartenza: il Giubileo.

Non possiamo essere cosรฌ ingenui da pensare che nei prossimi 365 giorni si realizzeranno alla lettera le parole del profeta; non รจ cosรฌ che funziona. Dio non realizzerร  le sue promesse di bene, che per noi โ€“ tradotto โ€“ significa i nostri desideri. Ma certamente il Giubileo potrebbe essere per noi lโ€™ennesima possibilitร  dataci da Dio per creare i presupposti affinchรฉ quel bene che Lui desidera per lโ€™umanitร  possa davvero realizzarsi. Perchรฉ quel bene, quelle promesse di bene di cui Geremia scrive non sono frutto solo dellโ€™opera di Dio, ma anche delle nostre scelte.

Le parole del profeta, rivolte a un Israele sofferente che viveva uno dei momenti piรน difficili della propria storia, continuano a risuonare con una forte carica profetica anche per noi oggi. In fondo, sono state pronunciate in tempi forse non cosรฌ dissimili dai nostri: tempi bisognosi di speranza, tempi in cui continuare a credere in una storia capace di generare vita, tempi in cui scegliere di non arrendersi allo scoraggiamento e alla disumanitร , tempi in cui resistere scegliendo di fare la differenza.

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Ecco, รจ questa la cornice in cui questโ€™anno possiamo vivere lโ€™Avvento.
Il Vangelo si conclude con un invito alla vigilanza; e allora vigiliamo!
Vigiliamo su noi stessi e sul nostro cuore, sui sentimenti che lo attraversano e magari lo appesantiscono. Vigiliamo sulle preoccupazioni che ci travolgono e che hanno il potere di chiuderci alla speranza e consegnarci alla disperazione mortifera. Vigiliamo sul Dio che stiamo aspettando e sulle attese che stiamo nutrendo.

Chi o che cosa stiamo realmente attendendo?
Un Figlio dโ€™uomo potente, capace di liberarci dai pesi di questa vita? Dalle ingiustizie? Dalla sofferenza? Dalle malattie?
E come stiamo attendendo?

Il Vangelo dice: vegliate in ogni momento, pregando.
San Paolo dice: permettete a Dio di farvi crescere e sovrabbondare nellโ€™amore.
Geremia dice: credete nellโ€™opera di Dio che mantiene le sue promesse e farร  germogliare il bene.

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Le tre letture di questa prima domenica tracciano per noi un percorso e ci chiedono di intraprenderlo. Nella semplicitร  forse, ma con rigore. Di anno in anno, nel Natale, celebriamo lโ€™evento piรน rivoluzionario della nostra fede: il farsi carne di Dio. Abbiamo bisogno di prepararci interiormente allโ€™evento che sovverte le logiche di ogni fede e che costantemente ci chiede di sovvertire anche le nostre: il nostro sguardo sul mondo, le nostre prioritร , la nostra mai sufficiente voglia di stabilitร  e certezze.

Questโ€™anno, in Avvento, consegniamoci alla speranza, a Colui che รจ la speranza del mondo e di ciรฒ che viviamo. Consegniamoci alla speranza, facendo germogliare speranza. Come?

Tutte le volte in cui qualcosa di noi si lascia andare allo scoraggiamento, esercitiamoci a scovare dei germogli di vita, cioรจ delle situazioni, o persone, o eventi o scelte che, se potenziati, possono spegnere il buio e rafforzare la luce.

Buon Avvento di speranza!

Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com

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