Sorelle Povere di Santa Chiara – Commento al Vangelo di domenica 20 Novembre 2022

502

Oggi sarai con me in Paradiso

Quel giorno non credevo ai miei occhiโ€ฆ troppo grave il peso di ciรฒ che avevo commesso, troppo grave lโ€™umiliazione a cui ero costretto.

Camminavano accanto a me altri due: uno aveva vissuto una vita come la mia, lโ€™altro stava per morire della stessa morte di cui morivo io.

Lโ€™altroโ€ฆ non si possono dimenticare i suoi occhi. Avevo giร  sentito parlare di Lui e mentre tutti lo schernivano chiamandolo ยซMessiaยป, ยซReยป e ยซCristoยป, io sapevo solo balbettare il suo nome: GESUโ€™

Chi lโ€™avrebbe mai dettoโ€ฆ io condannato alla stessa pena di Dio. Sebbene sul suo cartiglio ci fosse scritto ยซReยป e sul mio ยซdisgraziatoยป, era Lui ad essere deriso e insultato e non si lamentava.

Ero lรฌ e lโ€™ho sentito pregare il Padre e implorare il perdono per chi lo stava uccidendo. Mentre io sapevo solo piangere sulle colpe commesse, Lui perdonava i nostri carnefici.

Ho creduto a quel cartiglio, anche se affisso per beffa, non si sbagliava. Egli era veramente un Re. Un malfattore come me non sarebbe stato capace di morire cosรฌ. Fu allora che pronunciai quelle parole: ยซGesรน, ricordati di me quando sarai nel tuo regnoยป.

Quellโ€™uomo che dinnanzi a chi lo accusava non aprรฌ bocca, scelse di aprirla per rispondere a me, lโ€™ultimo. La sua parola fece tremare la terra: ยซOggi sarai con me in paradisoยป.

In quellโ€™oggi Dio stipulava un patto eterno con lโ€™umanitร : davvero Egli era il Cristo, il Re dellโ€™universo. Nessuno lo capiva, ma io sรฌ. Se fosse sceso da quel patibolo non avrei mai compreso qual รจ la grandezza di Dio.

Quante volte nella mia vita ho gridato al cielo attendendo che qualcuno scendesse a liberarmi dalla sofferenzaโ€ฆ solo quel giorno capii che la salvezza vera era lโ€™uomo che avevo a fianco e il modo in cui aveva scelto di morire: con me.

Lui mi ha liberato dal peso della morte morendo con me. Pensai che nessun uomo sofferente sarebbe rimasto piรน solo.

Dopo aver ascoltato la sua voce, i suoni si fecero ovattati e il respiro piรน pesante, eppure quellโ€™oggi appeso alle sue labbra mi donava un respiro eterno.

Lโ€™ultima cosa che vidi fu lo stupore negli occhi di uno dei soldati che ci aveva condotto fin lร : ยซVeramente questโ€™uomo era giustoยป. Ed io, che rimango un malfattore, per una volta ho goduto di quella giustizia. Perchรฉ dopo ciรฒ che ho visto, nessuno sarร  piรน condannato a sperare invano.

Commento a cura delle Clarisse di S. Gata Feltria