Guida alla scelta delle letture per la celebrazione del matrimonio
«Dal libro del profeta Osea»… «Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini»… «Dal vangelo secondo Giovanni»… Anche per chi è più abituato a maneggiare la Bibbia, l’idea di poter spaziare in lungo e in largo per cercare quel brano capace di dire qualcosa della vita fa tremare. Figuriamoci se poi questo ti viene proposto mentre sei alle prese con la preparazione del tuo matrimonio!
Questo libro desidera essere uno strumento per aiutare chi si trova in questa situazione. Venti coppie raccontano la loro esperienza: come hanno scelto le letture, che cosa quelle letture dicevano alla loro vita e come si siano poi concretizzate negli anni di matrimonio.
Le testimonianze potranno suggerire strade per far sì che anche quel «pezzo di matrimonio» che è la liturgia della Parola sia vivo e, partendo dal giorno delle nozze, possa illuminare tutta la vita della famiglia.
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INTRODUZIONE: COSA AVETE TRA LE MANI?
C’erano due famiglie e un prete – no, non è una barzelletta, è andata proprio così – che durante una serata di giochi on line in tempo di pandemia iniziano a chiacchierare, raccontandosi idee e progetti. Tra gli altri, li affascina da subito questo, che vi trovate tra le mani.
Siamo partiti dalla constatazione di una situazione reale per le giovani coppie che si apprestano a sposarsi: dopo aver frequentato corsi per fidanzati più o meno interattivi, personalizzati, efficaci, avvincenti e riusciti, ogni coppia è messa davanti al sacramento del matrimonio nella sua ritualità insieme al sacerdote che l’accompagna. Nel momento di affrontare la liturgia della Parola eccoci nel panico, perché non siamo molto avvezzi ad avere a che fare con la Bibbia, perché non sappiamo da dove partire, perché – pur belle – le letture proposte non esprimono al meglio la nostra storia.
Dunque, che fare? E qui viene l’idea: perché non provare a raccontare quel che è già capitato a noi? Le esperienze di altre coppie, così come le testimonianze che nei corsi dei fidanzati si susseguono, potrebbero aiutare chi si trova nel «panico da Sacra Scrittura» ad affrontare il momento con maggiore serenità e consapevolezza.
Istruzioni per l’uso
Com’è fatto il libretto?
Le pagine che sfoglierete vogliono essere un accompagnamento semplice per l’ardua scelta delle letture, affinché possano davvero essere immagine della famiglia che sognate e accompagnarvi per tutto il vostro cammino. Questo libretto non vuol essere un manuale o una serie di regole da applicare rigorosamente, ma piuttosto una raccolta di scorci di vite raccontate e rilette alla luce della Parola di Dio; vite di chi ha già vissuto il grande passo e dalle quali si può cogliere ispirazione. Le coppie che scrivono si trovano in momenti molto differenti di vita (da uno a trent’anni di matrimonio) e provengono da percorsi ecclesiali altrettanto differenti: Salesiani, Francescani, Équipes Notre Dame, Comunione e Liberazione, Scout, Comunità Cenacolo, Parrocchie, Comunità Papa Giovanni XXIII. Sono state interpellate per amicizia e stima e hanno accettato di offrire la testimonianza che leggerete alla luce di alcune domande:
- Perché abbiamo scelto quei brani della Scrittura?
- Che cosa ci hanno detto quando li abbiamo scelti e mentre abbiamo celebrato il matrimonio?
- Che cosa quella Parola continua a dirci?
- C’è qualcosa, nelle Scritture scelte, che ha superato le aspettative, cioè ha detto di noi molto più di quanto ci saremmo immaginati?
Non sono state date ulteriori indicazioni, per lasciare il più possibile libera e vera la scrittura della testimonianza. Proprio per questo noterete differenti stili di scrittura, diversi metodi di approccio al tema, e varia lunghezza degli scritti: non abbiamo voluto uniformarli per rispettare la vita di ciascuna famiglia, che è differente e unica.
A chi si rivolge?
Agli sposi. E fin qui non avevamo dubbi. Ma anche a chi li accompagna: le loro famiglie di origine, gli amici, i testimoni, gli accompagnatori spirituali. Perché non condividere questo passaggio nell’avvicinamento al matrimonio così da costruire comunità intorno alla Parola?
Con che occhi leggere?
Gli approcci alla lettura di queste testimonianze possono essere diversi.
Un bambino che cresce impara a giocare con le forme, a riconoscerle, a infilare la stella di legno nel buco a forma di stella, il quadrato dove c’è il quadrato e così via. Questa è la corrispondenza: non si può infilare il quadrato nella stella e il rettangolo dove c’è il triangolo. Anche le pagine che seguono chiedono di essere un po’ bambini per giocare alla «corrispondenza». Si tratta cioè, per chi legge, di riconoscere quelle testimonianze, quindi quelle vite, che più si avvicinano alla propria: per situazioni, pensieri, relazioni, spiritualità… Una volta individuate, nella loro completezza oppure per alcuni tratti, sarà quindi il momento di lasciarsi ispirare per trovare il proprio rapporto con la Parola di Dio. Non sarà un’opera di plagio, ma un lavorio di umiltà: la capacità di accostarsi con rispetto e meraviglia alle vite altrui per scorgervi il passaggio di Dio, così da lanciarsi nella ricerca del proprio rapporto con lui.
Un’altra possibilità sarà leggere tutto e scoprire la distanza tra quel che viene raccontato e la propria vita. Anche questa può diventare un’opportunità, per la coppia che sa vivere le differenze: potrebbe diventare una strada di scoperta e meraviglia.
Potrà capitare, infine, di essere interpellati dalle testimonianze in diversi modi: dall’ammirazione alla perplessità, dall’accettazione al rifiuto. In ogni caso la vita degli altri, generosi nel condividere passaggi anche molto delicati, va accolta perché può mettere in luce, per similitudine o contrasto, il rapporto con Dio della coppia che si sta interrogando sulle letture del matrimonio.
Nel leggere queste pagine lasciatevi afferrare e trasportare dalle vite delle persone che affioreranno: scorgerete alcune caratteristiche e alcuni scorci di vita delle famiglie, ma non tutta la loro storia. Alcuni episodi vi toccheranno più da vicino, altri magari non li condividerete, di altri invece avreste voluto sapere qualcosa di più; questo perché ciascuna famiglia ha scelto di raccontare qualcosa di sé a partire da ciò che le Letture avevano e hanno loro suggerito. Là dove sentirete mancare qualcosa vi chiediamo un piccolo sforzo: rispettare la scelta e leggere ancor più tra le righe; forse potrete intravedere l’essenza del loro rapporto. Quello che possiamo assicurarvi è che ciascuno, ripercorrendo la propria storia, ha pensato a voi lettori.
Quando leggere?
Quando ci si prepara al matrimonio. È un momento della vita nel quale si deve tenere sott’occhio una grande quantità di elementi: la data, la chiesa, il vestito, i fiori, il ricevimento, per non parlare della lista invitati! Sono le prime decisioni che si prendono come futura famiglia, anche se non lo si è ancora realizzato fino in fondo, e sono i primi passi dell’affermarsi come nuovo nucleo davanti alle rispettive famiglie d’origine: non si è più due singoli che condividono un pezzo di vita, ma una nuova realtà in cammino.
Nella preparazione del matrimonio sono tanti i modi di esprimere la propria natura e la cura della celebrazione è sicuramente uno dei principali. Il matrimonio è l’unico sacramento che vede come celebranti dei laici battezzati e non un ministro ordinato, ma si può notare come gli sposi prendano la parola solo nel momento della promessa, della manifestazione del consenso. Esiste però un altro momento nel quale può risuonare la voce degli sposi: la proclamazione della Parola di Dio. Attraverso le letture scelte gli sposi possono raccontarsi, possono orientare il proprio cammino di famiglia, possono augurarsi di vivere con un certo stile o con un particolare obiettivo, possono sentire la voce di Dio per loro e lasciarsi guidare. Le letture sono il modo con cui la famiglia nascente si presenta a tutta la comunità, non solo alle rispettive famiglie o agli amici che già li conoscono.
Come leggere questo libretto?
Con libertà. Cercando di mettere in gioco la propria vita insieme alla Scrittura. Può essere utile avere sotto mano una Bibbia, per andare a vedere dove siano i libri che vengono citati e in quale contesto capitino i fatti narrati. Ecco alcuni accorgimenti che possono aiutare a vivere tutto questo:
- In preghiera. La strada per far sì che la Bibbia diventi Parola di Dio passa sempre per lo Spirito Santo (anche chi ha scritto i libri che la compongono si è lasciato ispirare da lui…): per questo può essere utile dedicare un po’ di tempo, fermarsi, lasciare che i pensieri, gli appunti, i discorsi fatti si «condensino» in un momento personale o di coppia nel quale ci si mette davanti a Dio e, per come si è abituati, si dialoga con lui.
- Lezionario… che cos’è? Ci sono già delle letture tratte dalla Bibbia che sono consigliate per i matrimoni. Si tratta quindi di capire quanto ciascuna coppia sia abituata a praticare la sacra Scrittura: per frequentatori abituali può essere bello «lanciarsi» nel trovare brani anche non suggeriti, per frequentatori meno assidui il Lezionario può essere il luogo in cui trovare utili riferimenti e spunti. Si trova facilmente anche on line digitando le parole chiave «lezionario» e «matrimonio».
- Un cammino in compagnia. Non esistono navigatori satellitari per viaggiare nella Scrittura, però esistono delle guide che, come i nomadi nel deserto, sanno indicare la direzione ai viandanti che chiedono informazioni. Il vostro accompagnatore spirituale (il diacono, la suora, il prete, la coppia…) che vi ha guidati nella preparazione alla celebrazione del matrimonio potrebbe essere molto felice di venir coinvolto nella scelta delle letture del matrimonio.
- Uno più uno uguale tre. Ci sono due modi per scegliere insieme: cominciare a dialogare, oppure provare a scegliere prima personalmente e poi in due. In entrambi i casi potrebbe diventare l’occasione per riconoscere la presenza di Dio accanto alla coppia che si interroga: sia le situazioni di totale differenza che quelle di assoluta identità hanno aiutato le coppie interpellate a scoprire qualcosa di nuovo di sé e della propria storia. Una creatività tipica di Dio.
- Il presente per dire una storia: tra passato e futuro. Una domanda di partenza utile potrebbe essere: «Che cosa vogliamo dire di noi?»; in questo caso la Bibbia potrebbe essere una sorta di album dei ricordi, dal quale trarre istantanee di quella storia sacra fotografata da Dio nella piccola vita della coppia. E questo album potrebbe, sorprendentemente, indicare anche una traccia per il cammino futuro della famiglia.
- Il libretto toglie l’ansia (a tutti). Da ultimo, oltre ad offrire una testimonianza viva, capace di saltare fuori da un cassetto quando meno te lo aspetti, il libretto del matrimonio – nel quale inserire le letture scelte per la liturgia della Parola – è un ottimo strumento contro l’ansia da prestazione, la paura di dimenticare, lo stress che ti impedisce di vivere a pieno la celebrazione. «C’è scritto, non temere»: mettere tutte le orazioni, le intenzioni, le formule che verranno pronunciate aiuterà tutti a entrare nel vivo della celebrazione, senza paura. «C’è scritto, non temere» potrebbe essere un bellissimo sottotitolo perfino per la Bibbia…
Sarà dunque una treccia quella che si andrà a comporre, costituita dalla Parola di Dio, dalle testimonianze e dalla vita di chi si accinge a leggerle. Questa treccia sarà tanto più tenace quanto più coloro che leggono sapranno mettersi in gioco nel cercare quelle corrispondenze che parlano di Dio.
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