L’incontro che apre il cuore. Zaccheo vuole incontrare Gesù, cerca il suo sguardo. Gesù lo accetta così come è, non lo umilia né lo giudica, e questo basta a trasformare il suo cuore. La conversione di Zaccheo ci è presentata come esempio per ogni credente che si rende disponibile alla grazia.
Le letture dell’odierna domenica parlano ancora una volta dell’amore di Dio nei confronti degli uomini, soprattutto dei più lontani e di coloro che, almeno all’apparenza, sembrano essere destinati al fallimento.
La prima lettura ricorda che Dio non si stanca di sperare nell’uomo e cerca ostinatamente di ricondurlo sul cammino della vita, sia concedendogli tempo, sia ammonendolo affinché, pentendosi, rinneghi la malvagità e creda in lui.
Paolo, nella seconda lettura, ricorda che la fede, prima ancora che dipendere dalla volontà dell’uomo, è un dono di Dio ed è rimanendo aperti alla sua grazia che i Tessalonicesi – e con loro tutti i credenti – vedranno pienamente realizzato il disegno di Dio nella loro esistenza.
Infine, con il racconto di Zaccheo, l’evangelista Luca riassume mirabilmente il significato della missione di Gesù, venuto nel mondo non per giudicare ma per cercare e salvare ciò che era perduto, portando così a compimento il disegno di salvezza del Padre.
Fonte: Servizio della Parola