Il Cristo servo, Agnello che salva e santifica.
Dopo le feste natalizie riprende il Tempo ordinario.
La ferialità è la condizione della nostra vita. Non perché il Signore smette di compiere «grandi cose», ma perché ci aiuta e ci insegna, attraverso l’ascolto della Parola e la celebrazione eucaristica, ad accoglierle e a riconoscerle nella vita di tutti i giorni.
Nella prima lettura il profeta Isaia annuncia una figura che da sempre è nel cuore di Dio. Da sempre Dio ha plasmato il suo servo e lo ha pensato proprio per la duplice missione di raccogliere il suo popolo e, grazie alla sua luce, tutti i popoli. Essere “segno” è la vocazione del servo che viene mandato.
Il vangelo fa eco alla profezia presentando il Figlio di Dio, Gesù di Nazareth, come l’Agnello di Dio, colui che porta il peccato del mondo. Colui che è venuto nel mondo per salvare, non per giudicare e che porta con sé il dono dello Spirito.
Lo stesso Spirito che la seconda lettura, inizio della prima lettera ai Corinzi, annuncia presente, nel saluto dell’apostolo alla comunità. È proprio quello Spirito che sa donare occhi per vedere come vive in pace sia chi è santificato sia chi sa invocare il nome del Signore.
Il servo sofferente, l’Agnello che porta il peccato e l’apostolo/discepolo del Cristo sono segni di salvezza: quella che Dio, da sempre, offre a chi la vuole accogliere.
Fonte: Servizio della Parola
Letture della Domenica
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
Ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 49,3.5-6
Il Signore mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 39 (40)
R. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio. R.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo». R.
«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo». R.
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai. R.
Seconda Lettura
Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 1,1-3
Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Parola di Dio
Vangelo
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1, 29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore