Servizio della Parola – Breve commento alle letture del 25 Luglio 2021

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L’abbondanza del pane di vita. Fin dall’Antico Testamento il pane è il cibo con cui Dio sfama il suo popolo. Gesù nel segno dei pani anticipa e simboleggia il proprio sacrificio eucaristico, il proprio farsi pane di vita, il solo in grado di saziare coloro che hanno fame e di donare la vita eterna.

L’abbondanza del pane di vita.

Gesù accetta la collaborazione di un ragazzo perché vuole servirsi anche del nostro amore per fare del bene ai fratelli. Eliseo, nella prima lettura dal Secondo libro dei Re, sfama miracolosamente cento persone, seguendo la parola del Signore e servendosi di poche primizie di pani d’orzo, e ne avanza pure.

Paolo, nella seconda lettura, esorta i cristiani di Efeso a comportarsi in maniera degna della propria vocazione, testimoniando la loro unione nella fede.

Nel vangelo raccontato da Giovanni, Gesù moltiplica i pani e insegna la condivisione fraterna. Egli vede una grande folla e vuole sfamarla: accetta cinque pani e due pesci donati da un ragazzo, sazia cinquemila persone e ce n’è di avanzo.

Questo segno, riletto nel contesto pasquale e con i verbi usati per descriverlo, ne fanno intravedere il significato eucaristico: Gesù è il pane di vita.

Fonte: Servizio della Parola nr. 528/2021 – Prezzo di copertina: Euro 10,00