Seconda domenica di Avvento Ambrosiano – 25 novembre 2012 – Card. Scola

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http://youtu.be/BFjPlXmz25sย 

A cura di Annamaria Braccini per Telenova Milano che ringrazio per la gentile concessione.

Arcidiocesi di Milano

II domenica dโ€™Avvento

I figli del Regno

Is 19,18-24; Sal 86 (87); Ef 3,8-13; Mc 1,1-8

Duomo di Milano, 25 novembre 2012ย 

Omelia di S.E.R.Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milanoย 

ยซDio che vieneยป

Popoli tutti, lodate il Signore

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1. Ogni uomo vedrร  la salvezza del Signore

ยซIl Signore si farร  conoscere agli Egiziani e gli Egiziani riconosceranno in quel giorno il Signoreโ€ฆ ci sarร  una strada dallโ€™Egitto verso lโ€™Assiria; lโ€™Assiro andrร  in Egitto e lโ€™Egiziano in Assiria, e gli Egiziani renderanno culto [ a Jahvรจ ] insieme con gli Assiriโ€ฆ Israele sarร  una benedizione in mezzo alla terraยป (Lettura, Is 19, 21a.23). La profezia di Isaia โ€“ ritenuta dagli studiosi una tra le piรน importanti profezie dellโ€™Antico Testamento โ€“ annuncia lโ€™impensabile, lโ€™inimmaginabile. Lโ€™Egitto, infatti, si presentava come il nemico di sempre di Israele; inoltre aprire una strada tra lโ€™Egitto e lโ€™Assiria significava aprire una via di pace tra potenze in conflitto per il dominio della regione. Una via di pace che passa per la testimonianza del popolo di Jahvรจ. Non ci sfugge la grande attualitร  di questa profezia soprattutto se guardiamo ai dolorosi scenari del vicino Oriente. Solo Dio puรฒ prospettare una simile magnanima visione.

La liturgia di oggi ci insegna che lโ€™universalitร  della salvezza, su cui abbiamo meditato domenica scorsa (intitolata: La venuta del Signore) dipende dal disegno di Dio che, da ยซmistero nascosto da secoli in Dio creatore dellโ€™universoยป (Ef 3,8), viene ยซattuato in Cristo Gesรน nostro Signoreยป (Ef 3,11). ยซOgni uomo vedrร  la salvezza di Dioยป (Lc 3, 6), ci ha detto il Canto al Vangelo, tutti sono chiamati ad essere Figli del Regno (รจ il titolo di questa II Domenica di Avvento).

La venuta del Signore, lโ€™Avvento, lega cosรฌ tra loro tre elementi decisivi per la storia di tutta la famiglia umana: a) la salvezza รจ universale, b) perchรฉ รจ il dono di Dio (disegno che si attua in Cristo), c) e ci consente di diventare figli del Regno. La Lettera agli Efesini nota che questo accesso diviene manifesto, di fronte ad ogni โ€œpotereโ€, mondano e sovramondano, ยซper mezzo della Chiesaยป (Epistola, Ef 3,10).

Nellโ€™adorabile persona di Cristo Gesรน morto e risorto, possiamo vedere e toccare con mano la salvezza, vivente e personale. In Lui e per Lui anche noi, come san Paolo, pur essendo gli ultimi, cioรจ, pur senza meritarlo, possiamo ยซannunciare alle gentiโ€ฆ il progetto eternoโ€ฆ nel quale abbiamo la libertร  di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in luiยป (Ef 3,10-12).

Nei celebri e profondi dialoghi con Jean Guitton (1967) Paolo VI ebbe a dire: ยซIl cristianesimo non รจ una religione puritana, astensionista, conservatrice, isolata dalle realtร  che travagliano lโ€™uomo. Esso รจ fatto per lโ€™umanitร . รˆ la religione dellโ€™umanitร โ€ฆยป.ย 

2. La figura del Battista

Lโ€™inizio del Vangelo di Marco (Vangelo, Mc 1,1-8), che abbiamo sentito proclamare, pone una lente di ingrandimento sul benefico disegno di salvezza universale. Ci mostra la necessitร  del cambiamento. La salvezza domanda un cammino graduale. Nel Vangelo di oggi esso รจ ben indicato dalla persona e dalla missione di Giovanni Battista. Vediamone brevemente le tre principali caratteristiche.

Il brano di Marco evidenzia anzitutto la corrispondenza tra ciรฒ che il popolo attendeva, descritto dalle profezie, e quello che stava accadendo ยซCome sta scritto nel profeta Isaia: โ€œEcco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerร  la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieriโ€, vi fu Giovanniโ€ฆยป (Mc 1,2-3).

In secondo luogo il Vangelo sottolinea il carattere di conversione che il gesto battesimale di Giovanni comporta: ยซโ€ฆ un battesimo di conversione per il perdono dei peccatiยป (Mc 1,4). Conversione icasticamente rappresentata dal modo di vestire, di mangiare, in una parola di vivere dello stesso precursore.

Infine lโ€™evangelista sottolinea con forza la chiara consapevolezza del bisogno di uno piรน forte di sรฉ che ci possa salvare: ยซViene dopo di me colui che รจ piรน forte di me: io non [ne] sono degnoโ€ฆยป (Mc 1,7). A questo annuncio del Battista ha fatto eco lโ€™invocazione del nostro canto iniziale: Vieni Gesรน, discendi dal cielo.

Il frutto del sovrabbondante amore del Padre che lo Spirito di Gesรน Cristo continua ad assicurare alla famiglia umana ci sorprende e diventa, se si รจ almeno per un poco consapevoli, supplica di essere ยซconformi al desiderio del tuo regnoยป (Orazione dopo la comunione). A tanto ci richiama oggi la Chiesa nostra madre e maestra.

3. Un annuncio di novitร 

ยซAccorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemmeยป (Mc, 1,5). Perchรฉ? Perchรฉ egli annuncia una novitร . E la novitร  radicale non รจ il battesimo di giustizia del Battista: ยซIo vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerร  in Spirito Santoยป (Vangelo, Mc 1,8). Nel battesimo cristiano lโ€™immersione nellโ€™acqua, compiuta con fede, diventerร  segno efficace del dono dello Spirito Santo che consentirร  di godere i frutti dellโ€™alleanza promessa.

Nellโ€™orizzonte dellโ€™Anno della fede e nel tempo propizio per la nuova evangelizzazione delle nostre terre e delle affaticate regioni europee, la persona e lโ€™opera del Battista ci chiamano direttamente in causa qui ed ora, convenuti nella nostra amata cattedrale e in tutte le nostre chiese o, attraverso i mezzi di comunicazione, nelle nostre case o nei nostri ambienti comunitari. Il Santo Padre nellโ€™Eucaristia conclusiva della XIII Assemblea del Sinodo dei Vescovi ci ha ricordato che sono tante le persone ยซche hanno bisogno di una nuova evangelizzazione, cioรจ di un nuovo incontro con Gesรน, il Cristo, il Figlio di Dio (cfr Mc 1,1), che puรฒ aprire nuovamente i loro occhi e insegnare loro la strada (…) in questi giorni ci siamo confrontati sullโ€™urgenza di annunciare nuovamente Cristo lร  dove la luce della fede si รจ indebolita, lร  dove il fuoco di Dio รจ come un fuoco di brace, che chiede di essere ravvivato, perchรฉ sia fiamma viva che dร  luce e calore a tutta la casaยป (28 ottobre 2012).

Carissimi, questo indebolimento della fede รจ il rischio di ognuno di noi, uomini post-moderni.

4. Fede, una risorsa per tutti

La fede, invece, รจ fiamma viva che illumina tutta la casa. Madi che casa si tratta? Forse solo della Chiesa? No di certo, gli uomini e le donne di fede, uomini e donne di luce, sono una risorsa per tutta la societร , la casa abitata dalla famiglia umana. ยซNella nostra societร  plurale [ i cristiani ] sono una risorsa per tuttiยป, come ho scritto nella Lettera pastorale (cfr par 12.4). E lo sono a partire da un profondo amore e da un alto rispetto per la libertร  di tutti: ยซLa missione della Chiesa non รจ lโ€™accanimento del proselitismo, ma una testimonianza che lascia trasparire lโ€™attrattiva di Gesรน, รจ lo struggimento perchรฉ tutti siano salvatiยป (par 8.4).

La nuova evangelizzazione, cui i cristiani sono chiamati, poggia, quindi, sulla incrollabile certezza del disegno universale di misericordia cui la liturgia oggi ci richiama. Il Prefazio lo approfondisce con parole piene di speranza: ยซIl peccato ci aveva dato alla morteโ€ฆ dalla carne di Cristo il tuo amore infinito ci ha riplasmato alla vitaยป. Nella prospettiva dellโ€™eternitร , che giร  si anticipa nellโ€™Eucaristia, anche il male, persino il male che appare ingiustificabile, puรฒ essere circondato, da ogni parte, dal bene. Allora non ci sorprende la sconvolgente promessa contenuta nel Prefazio: ยซPadre Santo che sei Dio di misericordia e alla punizione della colpa preferisci sempre un generoso perdonoยป (Prefazio).

Di fronte alle espressioni talora brutali del male, soprattutto quello contro i bambini, le donne, contro chi รจ in condizione di debolezza cosa significano queste parole? Sono forse una scusante?

Lโ€™autentico perdono non abolisce certo la giustizia, ma la compie fino in fondo. Il perdono รจ il modo di Dio di salvare il passato. Spesso noi uomini di fronte al male compiuto reagiamo con sdegno e rabbia, ma poi concludiamo rassegnandoci allโ€™irrimediabile: โ€œQuello che รจ stato รจ statoโ€. Invece la misericordia di Dio che salva non รจ il colpo di spugna che cancella le colpe. La grazia dello Spirito che ci rende giusti รจ lโ€™opera che ricostruisce lโ€™uomo, anche il peccatore, anche chi delinque: le nostre azioni infatti ci seguono e continuano a segnare la nostra libertร . Solo la laboriosa penitenza, solo la sinceritร  e lโ€™espiazione, solo la disponibilitร  a pagare il prezzo della riparazione puรฒ restituire la dignitร  e la stima di sรฉ. In questo cammino di ricostruzione dellโ€™uomo, anche quanto esige la giustizia umana deve essere assunto e sofferto come parte integrante di questo percorso di espiazione, che non si deve ridurre allโ€™aspetto puramente vendicativo della pena.

Nessuno puรฒ sottrarsi a questa regola indispensabile allโ€™umana convivenza. Lโ€™espiazione รจ condizione di quel cambiamento chiaramente esigito dalla giustizia praticata e predicata dal Battista.

Il domandare con umiltร  il perdono al Signore, alle vittime e alla societร  mette il colpevole in condizione di abbracciare la sua vittima se e quando questa lo vorrร .

Ma di fronte al male compiuto dal nostro fratello uomo quale deve essere la posizione dei Figli del Regno? Come andare costruttivamente oltre lo sconcerto, lo sdegno ed il dolore? Accettando anzitutto il contraccolpo della sua azione negativa nella nostra stessa persona. Orientando, con lโ€™intensificarsi della preghiera, lo sguardo e il cuore al Crocifisso, il male altrui conduce a riconoscere le proprie colpe.

Il dolore per la nostra colpa ed il nostro peccato ci fa guardare, senza nulla minimizzare, alla colpa dellโ€™altro dal di dentro della nostra fragile pochezza. Ci interroga circa la nostra responsabilitร  di fronte a noi stessi, agli altri e a Dio. Apre la strada al nostro cambiamento, aiuta la libertร  di colui che ha sbagliato. In ogni caso ci rende, nello stesso tempo, uomini di pace, cristiani piรน autentici e cittadini migliori.

5. Andiamo incontro al Dio che viene

Sostenuti, nel presente e nel futuro, dalla speranza certa che il disegno eterno รจ veramente in atto nella storia a beneficio della libertร  degli uomini, alziamo lo sguardo verso il Signore che viene.

Ai piccoli gesti suggeriti Domenica scorsa voglio aggiungere lโ€™invito ad affidarci a Maria Santissima mediante la recita di una decina del Santo Rosario. Crescerร  in noi ยซil proposito di andare incontro con operosa giustizia al Salvatore che vieneยป (Allโ€™inizio dellโ€™Assemblea Liturgica). Amen.