Ecco il Sussidio preparato dall’Ufficio Liturgico Nazionale per le famiglie con bambini piccoli e per chi vuole vivere in casa una preghiera con segni e gesti più familiari.
L’attesa del Natale del Signore si fa sempre più intensa e il nostro sguardo è orientato a Betlemme, a quella casa che odora della fragranza del pane. Proprio come tante delle nostre case dove, in questi giorni, non mancano odori e sapori di cose buone, ma soprattutto dove desideriamo non manchi il profumo dell’amore e della condivisione anche con chi fa più fatica a vivere.
Nel frenetico quotidiano, a volte, non ci si ricorda di ringraziare per il pane che è sulle nostre mense. In questo tempo in cui siamo trattenuti in casa più di quanto fossimo abituati, molti si ritrovano anche ad impastare e cuocere il pane, mescolando intrattenimento e curiosità, voglia di occupare il tempo e desiderio di recuperarlo stando insieme. Possiamo così riscoprire la bontà, il profumo e il sapore del pane, comune e straordinario, e nella preghiera rendere grazie, fare memoria del dono e aprirci alla comunione.
Betlemme ci ricorda che Gesù è il Pane disceso dal cielo come dono del Padre perché gli uomini e le donne abbiano la Vita in abbondanza e la condividano nella fraternità. È il motivo per il quale andiamo a Messa la domenica: lì riceviamo il Pane per vivere e fratelli e sorelle con i quali convivere.
La novena, insieme a tutta la liturgia di questi giorni, vuole scaldare i nostri cuori con il fuoco dello Spirito Santo aprendoli al dono: Cristo, sole che sorge, porterà ancora amore e speranza a quanti lo accoglieranno!
La celebrazione proposta potrà essere vissuta in casa, magari attorno alla mensa o nei pressi del presepe, con il coinvolgimento dei genitori e dei figli anche più piccoli. Alcuni segni scandiranno il cammino dei nove giorni, sono i segni che richiamano gli elementi indispensabili per la preparazione del pane, e orientano al gusto del Verbo fatto carne per l’umanità e Pane nell’Eucaristia.
Sarà importante aver cura che i segni siano autentici e ben curati, non andranno collocati l’uno accanto all’altro, ma ogni giorno l’uno integrerà l’altro:
1° un contenitore con la terra;
2° dell’acqua che viene versata nella terra;
3° dei chicchi di grano da piantare nella terra;
4° delle spighe da collocare sullo stesso contenitore della terra;
5° un pugno di farina da collocare sulle spighe;
6° della massa impastata al posto della farina;
7° un fuoco (un piccolo braciere con dentro una lampada che lasci
vedere la fiamma);
8° un pane al posto della massa lievitata;
9° un pane spezzato.
I catechisti potranno presentare la celebrazione alle famiglie dei fanciulli e dei ragazzi aiutandoli a preparare un foglietto con i testi e invitandoli a curare bene i segni proposti.