Nell’inferno delle baraccopoli sorte alle periferie delle grandi città, dove milioni di poveri vivono esposti ad ogni genere di violenza, gruppi di volontari portano con coraggio un messaggio di speranza e di dignità.
Costruire la pace suppone coltivare la giustizia e alimentare la speranza, promuovendo itinerari di educazione ai valori che aiutino le persone a prendere coscienza di sé e a sviluppare le proprie potenzialità affrontare le sfide della vita. Come ha fatto in Kenia, nella tremenda baraccopoli di Korogocho, il missionario laico Gino Filippini, membro dello SVI (Servizio Volontario Internazionale) di Brescia, attraverso il progetto Education for life (Educazione per la vita). Coinvolgendo i giovani con attività formative, con cambiamenti comportamentali e modelli di vita, Filippini ha dato loro qualcosa di ben più prezioso di un sussidio: li ha equipaggiandoti con strumenti per progredire, stimolati a imparare un lavoro, ad avere fiducia in se stessi e nel futuro. Ha insegnato loro a sognare.
Saper osare la pace
“ Penso che anche oggi, in un mondo stretto in una spirale di violenza, a volte non è facile capire, né essere capiti riguardo alle scelte da fare. C’è chi fa la guerra dicendo che lo fa per costruire la pace. E c’è chi promuove la pace con mezzi non violenti ed è visto come un seminatore di discordie. In effetti tutti si dichiarano per la pace, ma le scelte operative, quelle sono discutibili e a volte incomprensibili o addirittura contraddittorie. Anche perché c’è pace e pace. C’è la pax romana di chi impone con la forza la “sua” pace ed elimina drasticamente ogni resistenza. E c’è la pace di chi è stanco di essere schiacciato e non accetta una pace senza libertà.Per la gente di Korogocho, ostaggio della paura oltre che dei banditi, si tratta di osare la pace. Occorre passare da una società dove pochi si impongono con la forza a una comunità che si scrolla di dosso la paura, si ribella alla violenza e si batte per affermare la forza del diritto. Occorre coraggio, unità, determinazione.I poveri sognano. E noi con loro. Già ci stiamo provando con i gruppi della discarica e dell’artigianato, formati dalle categorie più allo sbando: ragazze madri, ex-prostitute, giovani della malavita, madri senza marito e con famiglia a carico.E’ importante sognare per vivere. Finché c’è qualcuno che sogna e si dà da fare vuol dire che la speranza non è ancora morta.Occorre tener viva la speranza per poter resistere, andare avanti senza scoraggiarsi”.Dal libro: Africa, sognare oltre l’emergenza. Gino Filippini quarant’anni a fianco degli ultimi, Paoline
- Progetto a cura della redazione www.paoline.it
- Scelta dei brani: Bruna Fregni fsp
- Voce: Bruna Fregni fsp
- Brano musicale: Martino Pamitessa, Dietro i vetri. da Chiaroscuri dell’anima, Paoline Editoriale Audiovisivi
- Realizzazione tecnica: Eleonora La Rocca fsp