Si narra di un brigante di nome Dionisio che, sul sentiero di collina che portava da Catania allโantica Aci, assalรฌ un viandante di nome Egidio, molto devoto alla Madonna, alla quale rivolse la sua preghiera dโaiuto. La Vergine intervenne operando un doppio miracolo: aveva donato la salvezza a Egidio e aveva condotto il brigante sulla strada della conversione.
La Madonna si mostrรฒ una seconda volta al devoto Dionisio lo invitรฒ a costruire una chiesa in suo onore nel luogo che gli avrebbe indicato. Dionisio fu invitato ad informare il clero locale dellโaccaduto e ad organizzare un pellegrinaggio con tutto il popolo. In quellโoccasione la Vergine avrebbe indicato il luogo prescelto. E cosรฌ fu: sullโaltopiano della Vallis Viridis apparve uno stormo di gru che volteggiava nel cielo. Questo era il segno dato dalla Vergine Maria. Ben presto, grazie allโamore e alla fede semplice e umile del popolo, si diede inizio ai lavori per la costruzione del tempio a lei dedicato. Purtroppo i lavori furono presto interrotti a causa della mancanza dโacqua. La Madonna per la terza volta apparve a Dionisio e operรฒ il miracolo dellโacqua: dalla roccia della grotta scaturรฌ lโacqua che servรฌ per la costruzione del santuario. Ancora oggi, in contrada Fontana, esiste una piccola cappella nella quale รจ stata dipinta la prima apparizione della Vergine, mentre la sorgente dโacqua alimenta un lavatoio dismesso.
La notte che precedeva lโultima domenica di agosto del 1040, al il brigante convertito assorto in preghiera nel santuario, apparve nuovamente la Vergine Maria circondata da una schiera di angeli, coronata di diadema e con in grembo il Bambino Gesรน. Lโindomani Dionisio si accorse che lโeffige della Madonna con Gesรน bambino si era impressa su uno dei pilastri del Santuario: da allora, lโultima settimana di Agosto รจ dedicata alla commemorazione dellโevento miracoloso. La domenica, il simulacro della Madonna di Valverde รจ portato in processione tra le vie del paese e la festa si conclude con uno spettacolo musicale accompagnato da fuochi pirotecnici.
La data dellโedificazione della primitiva chiesetta di Santa Maria di Valverde rimane fino ad oggi un dato sconosciuto: la tradizione orale fa risalire la sua origine alla prima metร del XIII secolo, intorno ad una preesistente edicola raffigurante lโimmagine della Madonna per opera della popolazione che nel tempo aveva lasciato la costa per un luogo piรน sicuro. Lโesistenza fin dal 1223 della Confraternita della Misericordia allโinterno della chiesa testimonia lโorigine molto antica della costruzione.
Secondo le fonti storiche, il Santuario fu consacrato nel 1296 per volere di Federico II dโAragona, re di Sicilia, che partecipรฒ alla cerimonia e nel 1446 il santuario viene elevato a chiesa sacramentale. Da allora la chiesa ha subito diverse modifiche e rimaneggiamenti.
- Pubblicitร -
Risalgono alla seconda metร del XVI secolo i documenti testimonianti la richiesta, da parte dei consoli della chiesa, per una raccolta fondi alle diocesi di Catania e Messina per il suo ampliamento: venne cosรฌ ingrandita la navata ed eretto il campanile ove, su alcuni blocchi lavici, si possono rilevare due date incise (1559 e 1578). Dal 1672 la famiglia Riggio governรฒ per piรน di un secolo i territori di Valverde e le vicine Aci SantโAntonio, Aci San Filippo, Aci Catena ed Aci Bonaccorsi e lโultimo dei suoi discendenti, il principe Stefano Riggio Saladino, nel 1688 richiese la concessione al priore provinciale degli Agostiniani Scalzi, Clemente da S. Carlo, per la costruzione di un โhospitiumโ, attiguo alla chiesa di Santa Maria di Valverde. Nello stesso anno il principe, devoto alla Madonna ed allโicona della chiesa di Valverde, si adoperรฒ per la richiesta alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari per la costruzione di un convento per lโospitalitร di 12 religiosi.
Con molta probabilitร non erano ancora iniziati i lavori, quando avvenne il terribile terremoto dellโ11 gennaio del 1693, che interessรฒ e distrusse gran parte del patrimonio storico-artistico della Sicilia orientale. La chiesa fortunatamente ebbe lievi danni, come il crollo del tetto e di alcune mura portanti dellโabside.
La ricostruzione apportรฒ diverse trasformazioni quali la modifica dellโimpianto planimetrico originario, probabilmente a croce, con uno irregolare. Lโabside fu ridimensionata costruendo una parete retta nel presbiterio; venne chiuso lo spazio tra il campanile ed il transetto sinistro formando una piccola navata con un proprio ingresso avente un portale in pietra; il transetto di destra, invece venne trasformato in un vano per la sacrestia. I lavori, che terminarono intorno al 1715, compresero anche la sovrapposizione allโantica facciata di un porticato formato da pilastri in pietra lavica per ospitare il convento degli Agostiniani Scalzi. Anche il vecchio campanile fu inglobato in questa nuova struttura.
Il prospetto principale del Santuario รจ caratterizzato da un armonioso complesso costruttivo architettonico formato da colonne di pietra lavica e da archi portanti che donano movimento e leggerezza allโintera facciata. Sul portico che precede il prospetto principale dellโedificio sono collocate le tredici finestre del convento.
Dellโantica facciata sono visibili solamente la parte terminale con gli spioventi del tetto e lโultimo ordine della torre campanaria che si erge sulla sinistra alle spalle dellโorologio, sulla cui base di pietra lavica รจ incisa la data del 1559.
Sotto il portico si conserva il portale dโingresso tardo quattrocentesco, con ampio sviluppo a tutto sesto con colonnine tortili, cioรจ a spirale, ed eleganti motivi floreali nella fascia dei capitelli. Su una delle colonne di sinistra si puรฒ osservare una piccola faccia inserita in una rosetta. In alto domina lo stemma in pietra bianca dei principi Riggio. Il portone in bronzo fu eseguito e firmato da Giacomo Petralia nel 1979 e inaugurato lโanno successivo. Esso รจ suddiviso in ventidue formelle. Le prime dieci narrano le diverse apparizioni delle Vergine Maria a Dionisio e la costruzione del Santuario; le successive quattro raffigurano i quattro evangelisti, mentre altre due rappresentano due fasci di luce che scaturiscono dalla Croce; infine, le ultime quattro ritraggono SantโAgostino, la Consacrazione del Santuario avvenuta nel 1292, la Consegna del Santuario agli Agostiniani Scalzi nel 1697 e Santa Rita da Cascia.
In prossimitร della torre campanaria, vi รจ il portale in pietra bianca, realizzato nel 1694. Tale data รจ ancora leggibile al di sopra dellโarco. Il portone in bronzo, datato 1987, รจ dello scultore Adamantino e rappresenta Vari episodi della vita di SantโAgostino.
A cura di Alessandra Valente
- Nome del Santuario: Maria Santissima di Valverde
- Indirizzo (Via/Piazza, Cittร , CAP): Piazza del Santuario, Valverde (CT) 95028
- Contatto telefonico: 095 524073 fax 095 7210649
- E-mail: info@santuariodivalverde.it
- Apertura e orari celebrazioni:
apertura h. 08.00-12.30 / h.16.00-20.00 - celebrazioni:
feriali h. 08.00 / 09.00 / 17.30 (h legale 19.00)
prefestivi h 17.30 (h legale 19.00)
festivi h 08.00 / 09.15* / 10.30 / 12.00* / 17.30 (h legale 19.00)
* Sospesa dal 1 luglio al 15 agosto - Sito internet: www.santuariodivalverde.it