Signore, abbiamo visto le tue opere e siamo stati impressionati; abbiamo contemplato le tue meraviglie e siamo rimasti attoniti. Quando il tuo Verbo è disceso, il nostro cuore si è sciolto e tutte le nostre viscere si sono mosse e aperte a lui.
Infatti, mentre il silenzio avvolgeva tutte le cose e la notte aveva persorso metĂ del suo corso, la tua Parola onnipotente è venuta dai palazzi reali (cfr Sap 18,14-15). PoichĂ© hai sparso per noi, Padre, la tua caritĂ piĂ¹ profonda e non hai trattenuto piĂ¹ a lungo l’infinita tua misericordia. Hai diffuso la luce nelle tenebre, la rugiada nella siccitĂ e squarciando il freddo hai acceso il fuoco piĂ¹ forte.
Ecco perchĂ© tuo Figlio ci è apparso come un’abbondanza di viveri quando minaccia una carestia estrema, e come una sorgente d’acqua viva per l’anima che soffre e che sta per venir meno al culmine del calore. O meglio ancora, come si manifesta l’aiuto potente e il liberatore agli assediati che stanno per lanciarsi a combattere, unica prospettiva la morte, sotto la minaccia della spada nemica: così ci è apparso e si è fatto nostro Salvatore.
E’ molto importante e salutare per noi ricordare le origini di colui che è la nostra salvezza e ri-parlare della sua incarnazione, ricordare da dove è venuto, in qual modo è disceso.
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
Il Verbo si fece carne.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1, 1-18
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In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
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Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciĂ² che esiste.
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In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
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Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
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Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
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A quanti perĂ² lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
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E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di veritĂ .
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Giovanni gli dĂ testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
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Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la veritĂ vennero per mezzo di GesĂ¹ Cristo.
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Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore