Celina, quale mistero la nostra grandezza in Gesù! Ecco qui tutto quel che Gesù ci ha mostrato facendoci salire sull’albero simbolico di cui ti parlavo poco fa. E ora quale scienza ci insegnerà? Non ci ha già insegnato tutto?
Ascoltiamo quello che Egli ci dice: «Affrettatevi a scendere, occorre che io oggi dimori a casa vostra». Ma come? Gesù ci dice di scendere! Dove dunque bisogna scendere? Celina, tu lo sai meglio di me, tuttavia lascia che ti dica dove noi dobbiamo ora seguire Gesù. Un tempo, i Giudei domandavano al nostro divin Salvatore: “Maestro, dove abiti?” ed Egli rispondeva loro: “Le volpi hanno la loro tana, gli uccelli del Cielo i loro nidi, ma io non ho dove posare il capo” (Gv 1,38; Mt 8,20).
Ecco fin dove dobbiamo scendere, per poter servire da dimora a Gesù: essere così povere da non aver dove posare il capo. Vedi quel che Gesù ha fatto nella mia anima durante il ritiro. Tu capisci che si tratta di realtà interiori. (…)
Quel che Gesù desidera è che noi lo accogliamo nei nostri cuori, senza dubbio sono già liberi dalle creature, ma ahimé, io sento che il mio non è ancora del tutto libero da me stessa ed è per questo che Gesù mi dice di scendere! Lui, il Re dei re, si è talmente umiliato che il suo viso era nascosto e nessuno lo riconosceva.
E anch’io voglio nascondere il mio viso, voglio che solo il mio Diletto possa vederLo, che sia solo Lui a contare le mie lacrime, che almeno nel mio cuore possa riposare il suo amatissimo capo ed Egli possa sentire che lì è conosciuto e compreso!
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19, 1-10
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore