Vicinissimo al neonato Salvatore, vediamo santo Stefano. Che cosa ha valso questo posto d’onore a colui che per primo ha reso al Crocifisso la testimonianza del sangue?
Egli ha realizzato nel suo ardore giovanile ciò che il Signore ha dichiarato entrando nel mondo: «Mi hai dato un corpo. Eccomi, io vengo per fare la tua volontà» (Eb 10,5-7). Ha praticato l’obbedienza perfetta, che affonda le radici nell’amore e si manifesta all’esterno nell’amore.
Ha camminato sulle orme del Signore in quello che per il cuore umano, secondo la natura, è forse la cosa più difficile, e che sembra addirittura impossibile: come il Salvatore stesso, ha adempiuto il comandamento dell’amore per i nemici.
Il Bambino nella mangiatoia, che è venuto per compiere la volontà di suo Padre fino alla morte sulla croce, vede in spirito davanti a sé tutti coloro che lo seguiranno su questa via. Egli ama questo giovane che sarà atteso da lui un giorno per porlo per primo accanto al trono del Padre, con una palma in mano.
La sua manina ce lo addita a modello, come se ci dicesse: Guardate l’oro che attendo da voi.
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro