ยซUn Cantico delle creature 2.0? Mi piace questa definizioneยป.
Sorride Simone Cristicchi della nostra prima impressione a caldo dopo lโascolto in anteprima del brano che segna il suo ritorno in gara a Sanremo, Abbi cura di me, contenuto nellโomonimo album in uscita lโ8 febbraio che riunisce per la prima volta i suoi successi.
Il venerdรฌ allโAriston in cantautore lo interpreterร in duetto con Ermal Meta. Questa sarร la quinta volta di Cristicchi al Festival, vinto nel 2007 dal brano sul disagio psichico Ti regalerรฒ una rosa, e si tratta di una tappa nel percorso preciso dellโartista romano alla ricerca della felicitร .
Si passa dal nuovo lavoro teatrale Manuale di volo per lโuomo con la regia di Antonio Calenda, prodotto dal Teatro Stabile dโAbruzzo di cui Cristicchi รจ direttore artistico dal 2017 al documentario in lavorazione Happy Next โ alla ricerca della felicitร , regia di Andrea Cocchi, sino alle quattro puntate di Le poche cose che contano in programma su Tv2000 insieme a don Luigi Verdi, fondatore della fraternitร di Romena.
Cristicchi, come mai questo ritorno a Sanremo dopo una lunga assenza dalla canzone?
Il Festival รจ importante: la mia non รจ una canzone ma รจ un messaggio, non vado a scherzare o giocare. ร una cosa importante, se no non mi sarei presentato. In questi anni ho seguito un percorso che mi permette di fare altro.
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โAbbi cura di meโ davvero sembra una laude francescana.
Il brano nasce mentre lavoravo al mio ultimo spettacolo Manuale di volo per lโuomo, che tratta il tema del dolore e di come attraverso lโarte lo si possa sublimare e trasformarlo in qualcosa di bello. Nasce dalla voglia di mettere in musica quelle poche cose che ho imparato dalla vita. Nei versi della canzone ricorre il tema millenario dellโaccettazione, della fiducia, dellโabbandonarsi allโaltro da sรฉ. Soprattutto รจ una dichiarazione di fragilitร e debolezza, una richiesta dโaiuto, una preghiera allโAmore universale, che puรฒ essere verso un padre, una madre, un figlio.
https://youtu.be/NiC8gEygu8g
Anche verso Dio?
Certo. Una suora clausura mi ha dato lโinterpretazione piรน bella. ร una preghiera di Dio allโuomo, perchรฉ anche Dio ha le sue fragilitร .
Lei ha stretto un rapporto speciale con le suore e con i monaciโฆ Nel suo brano canta ยซessere parte dellโimmenso, di un disegno molto piรน grande della realtร ยป.
Le persone piรน gioiose e felici che ho incontrato, sono quelle appartate dal mondo, ma non per una questione di fuga o di snobismo. Nel silenzio ci si connette a qualcosa. Ed รจ proprio soggiornando in un eremo questโestate che ho scritto Lo chiederemo agli alberi, secondo inedito dellโalbum. Parlo dellโallodola, che รจ come le monache, lโuccellino prediletto da San Francesco e rappresenta lโumiltร , perchรฉ si ciba delle piccole briciole, del poco che ha, e canta dallโalba alla notte.
Lei รจ uno spirito in ricerca?
Si possono leggere milioni di libri, mi sono costruito una biblioteca che non finirรฒ mai di leggere. Ma la spiritualitร va toccata con mano. Parliamo di Vangelo, di zen, di darma, ma tu la spiritualitร la devi toccare e farne esperienza. E lโesperienza piรน forte รจ vedere persone rapite da qualcosa di superiore, che hanno abbandonato la vita precedente per un desiderio di infinito che appartiene a tutti. In alcuni luoghi cโรจ unโenergia intrinseca che riesce a cambiarti. Ho molto frequentato il Monte Labro ad Arcidosso in Toscana, il luogo dove visse David Lazzaretti su cui ho scritto lo spettacolo Il secondo figlio di Dio, e poi lโeremo francescano di Campello sul Clitunno, lโeremo di Monte Giove a Fano e la Fraternitร di Romena guidata da don Luigi Verdi con cui registrerรฒ fra maggio e giugno il nuovo programma per Tv2000, Le poche cose che contano.
Ha anche incontrato papa Francesco?
Lโho incontrato la settimana scorsa al termine dellโUdienza generale. ร stato molto gentile e disponibile. Gli ho strappato la promessa di unโintervista per il documentario sulla felicitร al momento che riterrร opportuno. Sto aspettando una risposta ufficiale.
Un tempo era molto critico con la Chiesa. Cosa รจ cambiato?
Un mio amico monaco mi ha detto che sono un cristiano inconsapevole. Credo che occorra ritornare alle prioritร della vita. Siamo invasi ogni giorno da mille progetti, da mille informazioni, mille immagini, siamo continuamente collegati e connessi con la realtร virtuale. Cosรฌ si perde interesse per le grandi domande dellโesistenza. Siamo noi stessi che ci dobbiamo risvegliare e capire lโimportanza della vita. In realtร cโรจ tanta bellezza che ci circonda, la meraviglia di esserci e di partecipare.
Concetto al centro anche dellโaltro inedito โLo chiederemo agli alberiโ.
Lโalbero invece รจ simbolo di fermezza e accettazione, le radici affondano in profonditร mentre i rami svettano verso il cielo. Mette grande serenitร osservare questa metafora perfetta dellโabbandonarsi, della fiducia e della speranza.
A proposito di speranza, lei si รจ schierato al fianco di Baglioni sul tema dei migranti.
Cโรจ molta ipocrisia sullโargomento, da una parte e dallโaltra. Siamo tutti pronti a riempirci la bocca con la parola accoglienza, poi vorrei vedere quanti (a parte alcuni socialmente impegnati) si metterebbero in gioco passando alla concretezza dei fatti. Dallโaltra parte cโรจ una visione ottusa del mondo di oggi perchรฉ non si puรฒ fermare questa ondata che rimetterร in gioco la nostra idea di societร . Io ho due bambini di 11 e 7 anni e vedo nelle scuole come si sta riconfigurando la nostra societร , vedo lโumanitร del futuro. E i bambini sono molto piรน avanti di noi.
(di Angela Calvini)