A quanto vedo, figlia mia, tu pensi che, se siamo ripresi ingiustamente per qualche errore, sarebbe più giusto patire la correzione senza nulla dire, piuttosto che giustificarci. Oh! certamente, sono ben d’accordo con te e ritengo che è proprio bene far così, a meno che il silenzio non sia peccato, o ferisca il prossimo.
E’ imitare nostro Signore. Quanti lo accusavano, disprezzavano la sua vita, giudicavano la sua dottrina, vomitavano bestemmie esecrabili contro la sua persona! Eppure mai lo si vide giustificarsi. E’ stato portato a Pilato e a Erode, e non ha detto nulla per discolparsi e infine si è lasciato crocifiggere. Non c’è nulla di meglio che seguire l’esempio che ci ha dato. Mie care sorelle, vi dirò a questo proposito, che non ho mai visto capitare alcun inconveniente a nessuno per non essersi giustificato; mai.
Non sta a noi dare chiarimenti; se ci si dà colpa di ciò che non abbiamo fatto, non sta a noi difenderci. Figlie mie, Dio vuole che gli lasciamo il discernimento delle cose. Saprà bene, al tempo opportuno, farne conoscere la verità. Se sapeste come conviene affidargli tutti questi problemi, oh! Figlie mie, mai ve la prendereste per giustificarvi. Dio vede ciò che ci viene imposto e lo permette senz’altro per provare la nostra fedeltà.
Conosce il modo con cui lo prendete, il frutto che ne traete, o il cattivo uso che ne fate; e se per adesso permette che restiate schiacciate, oh! come ben saprà in seguito manifestare la verità! E’ un assioma vero ed infallibile, figlie mie, che Dio giustifica sempre coloro che non vogliono giustificarsi.
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
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Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6, 27-38
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Parola del Signore