Il Padre Nostro, o la Preghiera domenicale, trae la sua prima eccellenza dal suo autore, che non è un uomo o un angelo, ma il Re degli angeli e degli uomini, Gesù Cristo.
Era necessario, dice S. Cipriano, che Colui che veniva a darci la vita della grazia come Salvatore ci insegnasse la maniera di pregare come Maestro celeste. La sapienza di questo divino Maestro mostra bene nell’ordine la dolcezza, la forza e la chiarezza di questa divina preghiera; essa è breve, ma ricca di insegnamenti, comprensibile ai semplici e piena di misteri per i sapienti.
Il Padre Nostro comprende tutti i doveri che dobbiamo rendere a Dio, le azioni di tutte le virtù e le richieste di tutti i nostri bisogni spirituali e materiali. Contiene, dice Tertulliano, il compendio del Vangelo.
Supera, dice Tommaso di Kempis, tutti i desideri dei santi; contiene in sintesi tutte le dolci sentenze dei salmi e dei cantici; chiede tutto quanto ci è necessario; loda Dio in modo straordinario; eleva l’anima dalla terra al cielo e l’unisce strettamente a Dio.
Dobbiamo recitare la Preghiera domenicale con la certezza che l’eterno Padre l’esaudirà , poiché è la preghiera di suo Figlio che egli esaudisce sempre e noi siamo le sue membra; infatti, cosa può rifiutare un così buon Padre ad una richiesta così ben espressa e poggiata sui meriti e la raccomandazione di tale degno Figlio?
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
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Signore, insegnaci a pregare.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 1-4
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».
Parola del Signore