Cristo ci ha dato il suo corpo per saziarci, attirandoci a sé in un’amicizia sempre più grande. Accostiamoci dunque a lui con fervore e ardente carità… Anche i magi hanno adorato questo corpo adagiato nel presepe… Essi si accostarono con gran tremore a un presepe e a una grotta, senza scorgere nessuna di quelle cose che tu ora puoi vedere.
Tu invece non ti volgi a un presepe ma a un altare; e non vedi una donna che lo porta, ma un sacerdote che sta in piedi alla sua presenza, e lo Spirito ricco di ogni fecondità, che si libra sulle offerte. Non vedi semplicemente quello stesso corpo, come lo videro loro, ma hai conosciuto la sua potenza e tutto il suo disegno e non ignori nulla di quanto lui ha fatto… Esortiamo quindi noi stessi, con un santo timore, e mostriamo una pietà molto maggiore di quegli stranieri, in modo da… non accostarci a lui con temerità e sconsideratamente.
Poiché questa mensa è la forza della nostra anima, la fonte di unità di tutti i nostri pensieri, il motivo della nostra fiducia; è speranza, salvezza, luce, vita. Se ci saremo allontanati con tutto questo dal santo sacrificio, andremo con fiducia verso i suoi atrii santi, come rivestiti di armature d’oro. Parlo forse di cose future? Fin da quaggiù, questo mistero è per te il cielo e la terra. Apri quindi le porte del cielo e guarda; … e allora contemplerai quello che è stato detto. Ciò che lì si trova è la più preziosa di tutte le cose e io te la mostrerò, deposta sulla terra…
Non ti mostro angeli né arcangeli, non cieli né i cieli dei cieli, ma ti offro lo stesso Signore di tutto questo. Vedi come puoi vedere sulla terra ciò che è più prezioso di ogni altra cosa? Non solo lo vedi, ma puoi toccarlo; non soltanto lo tocchi ma puoi anche mangiarlo. Purifica quindi la tua anima, prepara la tua mente ad accogliere tali misteri.
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta profeta.