Più il re si avvicina, più occorre prepararsi. Più s’avvicina il momento in cui viene dato il premio al combattente, meglio occorre combattere. Così si fa nelle gare: quando arriva la fine della corsa e si avvicina il traguardo, si spingono di più i cavalli.
Ecco perché Paolo dice: «La nostra salvezza è ora più vicina di quando abbiamo cominciato a credere. La notte è avanzata, il giorno è vicino!» (Rm 13,11-12). Poiché la notte si dilegua ed il giorno appare, facciamo le opere del giorno; abbandoniamo le opere delle tenebre. Così si fa in questa vita: quando vediamo che la notte cede il passo all’aurora e sentiamo cantare l’allodola, ci svegliamo gli uni gli altri, benché sia ancora notte…
Ci prepariamo ai doveri del giorno; dopo il sonno, ci vestiamo perché il sole ci trovi pronti. Ciò che facciamo in quel momento, facciamolo ora: lasciamo i nostri sogni, stacchiamoci dai pensieri della vita, usciamo dal sonno profondo e rivestiamoci di virtù.
E’ ciò che ci dice chiaramente l’apostolo: «Gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce» (v. 12). Perché il giorno ci chiama in battaglia, alla lotta. Non spaventarti a queste parole di combattimento e lotta! Se è spiacevole rivestire una pesante armatura materiale, è invece da desiderare rivestire un’armatura spirituale, perché è un’armatura di luce.
Brillerai di uno splendore più lucente del sole e così risplendendo sarai al sicuro, perché sono armi (…) di luce. Allora? Siamo dispensati dal combattere? No! Bisogna combattere, ma senza essere sfiniti e senza fatica. Perché non siamo chiamati ad una guerra, ma ad una festa gioiosa.
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
Non sarà lasciata pietra su pietra.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 5-11
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Parola del Signore