San Giovanni Crisostomo – Commento al Vangelo del 26 Novembre 2019

Più il re si avvicina, più occorre prepararsi. Più s’avvicina il momento in cui viene dato il premio al combattente, meglio occorre combattere. Così si fa nelle gare: quando arriva la fine della corsa e si avvicina il traguardo, si spingono di più i cavalli.

Ecco perché Paolo dice: «La nostra salvezza è ora più vicina di quando abbiamo cominciato a credere. La notte è avanzata, il giorno è vicino!» (Rm 13,11-12). Poiché la notte si dilegua ed il giorno appare, facciamo le opere del giorno; abbandoniamo le opere delle tenebre. Così si fa in questa vita: quando vediamo che la notte cede il passo all’aurora e sentiamo cantare l’allodola, ci svegliamo gli uni gli altri, benché sia ancora notte…

Ci prepariamo ai doveri del giorno; dopo il sonno, ci vestiamo perché il sole ci trovi pronti. Ciò che facciamo in quel momento, facciamolo ora: lasciamo i nostri sogni, stacchiamoci dai pensieri della vita, usciamo dal sonno profondo e rivestiamoci di virtù.

E’ ciò che ci dice chiaramente l’apostolo: «Gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce» (v. 12). Perché il giorno ci chiama in battaglia, alla lotta. Non spaventarti a queste parole di combattimento e lotta! Se è spiacevole rivestire una pesante armatura materiale, è invece da desiderare rivestire un’armatura spirituale, perché è un’armatura di luce.

Brillerai di uno splendore più lucente del sole e così risplendendo sarai al sicuro, perché sono armi (…) di luce. Allora? Siamo dispensati dal combattere? No! Bisogna combattere, ma senza essere sfiniti e senza fatica. Perché non siamo chiamati ad una guerra, ma ad una festa gioiosa.

Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.


Non sarà lasciata pietra su pietra.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 5-11

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Parola del Signore

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