Il Signore ordina nel Vangelo: Guardatevi da ogni cattivo attaccamento; evitate con cura le preoccupazioni di questo mondo e gli affanni materiali (cfr Mt 6,25). Per questo nessun frate, che sia in casa o in viaggio, deve in alcun modo accettare lui o far raccogliere per suo conto né monete d’oro né spiccioli, e ciò né per comprare vesti o libri, né come salario per alcun lavoro, né per alcun pretesto, salvo in caso di necessità evidente per dei fratelli malati.
Poiché l’oro e il denaro non dobbiamo considerarli più utili o preziosi dei sassolini. Il diavolo fa di tutto per accecare coloro che desiderano il denaro o che gli danno più valore che ai sassolini. Noi che abbiamo lasciato tutto, non perdiamo il Regno dei cieli per così poco (Mc 10,24.28). Se ci capita di trovare in qualche parte delle monete, non facciamoci più attenzione che alla polvere che scuotiamo dai piedi: poiché è vanità delle vanità, tutto è vanità (Eccl 1,2).
(…) Tutti i frati s’impegneranno a seguire l’umiltà e la povertà di nostro Signor Gesù Cristo. (…) Devono rallegrarsi quando si trovano fra gente di bassa condizione e disprezzati, fra poveri e infermi, fra malati e lebbrosi, e fra i mendicanti nelle strade. Quando occorrerà faranno la questua in natura. Non abbiano vergogna: si ricordino piuttosto che nostro Signor Gesù Cristo, il Figlio del Dio vivente e onnipotente (…), è stato povero e senza tetto, ha vissuto di elemosina, lui, la beata Vergine, e i suoi discepoli.
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
Incominciò a mandare i Dodici.