« Gesù vide un uomo chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: ‘Seguimi’ ». Vide non tanto con lo sguardo degli occhi del corpo, quanto con quello interiore della misericordia. (…)
Vide un pubblicano e, siccome lo guardò con un sentimento di amore e lo scelse, gli disse: ‘Seguimi’. Seguimi, cioè imitami. Seguimi, disse, non tanto col movimento dei piedi quanto con la pratica della vita. Infatti, « chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato » (1 Gv 2,6). (…)
« Ed egli si alzò, e lo seguì ». Non c’è da meravigliarsi che un pubblicano alla prima parola del Signore, che lo invitava, abbia abbandonato i guadagni della terra che gli stavano a cuore e, lasciate le ricchezze, abbia accettato di seguire colui che vedeva non avere ricchezza alcuna. Infatti lo stesso Signore che lo chiamò esternamente con la parola, lo istruì all’interno con un invisibile impulso a seguirlo. Infuse nella sua mente la luce della grazia spirituale con cui comprendere come colui che sulla terra lo strappava alle cose temporali era capace di dargli in cielo tesori incorruttibili (cf Mt 6,20). (…)
« Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli »: la conversione di un solo pubblicano ha aperto la strada della penitenza e del perdono a molti pubblicani e peccatori. (…)
Che bel segno! Al momento della conversione colui che doveva più tardi diventare apostolo e maestro dei pagani trascina dietro di sé sulla via della salvezza un gruppo di peccatori.
Fonte: «Vangelo del Giorno» è un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
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Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9, 9-13
In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Parola del Signore.