Siamo introdotti nella novità del Signore con l’acclamazione del Salmo 98 (97) che ne celebra le meraviglie, la vittoria, la salvezza, la giustizia, l’amore, la lealtà, il trionfo. Qualcosa si smuove. «Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa», proclamava il profeta Isaia. Alla novità che accade corrispondano anche occhi nuovi, comprensioni nuove, parole nuove, canti e gesti nuovi, profetici, che ci dilatino, nel suo amore, sino agli estremi confini della terra. Nei luoghi più lontani e inimmaginabili incontreremo sempre segni d’amore, o perlomeno della sua tenera nostalgia.
Intonate al Signore un canto nuovo,
perché ha fatto ancora meraviglie:
ha portato vittoria la sua mano,
il suo braccio invincibile e santo!
Ha svelato il Signore la salvezza,
la giustizia agli occhi delle genti;
egli ha ricordato il suo amore
e a Israele la sua lealtà!
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Gli estremi confini della terra
hanno visto il trionfo del Dio nostro:
terre tutte, acclamate al Signore,
esultate, gridate, inneggiate.
Fonte: Buttadentro, canale Telegram gestito da Piotr Zygulski
Foto di Joshua Lindsey da Pixabay