Restiamo sul Salmo 51 (50), del quale oggi ci sono offerti i versetti più luminosi. Infatti, pur nel tono di supplica, il penitente scorge ed esplicita la bontà di cui sarebbe capace, con la grazia del Creatore che può per lui aprire un nuovo futuro. Sostenuto dal suo spirito, il perdonato vuole assumere decisioni limpide, da perseguire con determinazione.
Le scelte di giustizia testimonieranno la gioia della persona redenta. Esse insegneranno a chi ha intrapreso strade senza sbocco che cambiare è possibile; vivere rettamente e generosamente, nello spirito misericordioso del Signore, riempie di gioia sé e gli altri.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito forte.
Non cacciarmi dalla tua presenza,
non privarmi del tuo santo spirito.
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Ridammi la gioia di essere salvo,
mi regga ancora uno spirito grande.
Insegnerò le tue vie ai ribelli
e i peccatori a te torneranno.
Liberami dalla sentenza di morte,
Dio, o Dio mio salvatore,
e griderà la mia lingua
alla tua giustizia.
Signore, apri tu le mie labbra,
la mia bocca acclamerà la tua lode.
«Allora “un cuore puro” vuole dire: una libertà pulita non deformata dall’interesse o dall’egoismo, che non vede le cose secondo il proprio vantaggio, che non decide secondo le sue preferenze ma sa vedere la realtà e la sa accettare e riconoscere così com’è; cioè un cuore pulito che non ha doppi fini né maschere».
(Luciano Monari)
Fonte: Buttadentro, canale Telegram gestito da Piotr Zygulski
Foto di Joshua Lindsey da Pixabay