Un volto di pienezza, raggiante, che riflette la gloria del Signore, è tra le immagini più affascinanti della Bibbia, presente anche in questo Salmo 34 (33). Mi fa pensare subito alla pelle del viso di Moshé Rabbenu che, dopo aver conversato faccia a faccia con YHWH, era diventata raggiante senza che se ne fosse neppure accorto. Statue e quadri lo raffigurano fisicamente con due raggi – che sembrano quasi corna – che escono vistosamente dal suo volto.

Questo generava timore negli israeliti, tanto che egli preferì poi mettersi un velo per schermare il loro imbarazzo. La trasparenza è infatti scandalosa, abbaglia, imbarazza chi non vi è abituato. Noi cosa e come riflettiamo del volto del Signore? Siamo consapevoli che il nostro rapporto con Lui inevitabilmente si riflette sugli altri? Quanta opacità non fa ancora pienamente trasparire la sua libertà! Ma, innanzitutto: ci fermiamo a contemplarlo intensamente?

Benedirò in ogni tempo il Signore:
dalla mia bocca fioriscono laudi,
delira il cuore a comporre i suoi salmi,
ai disperati io porti la gioia.

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Con me lodate il Signore Iddio,
il nome suo insieme esaltiamo,
io l’ho cercato ed egli ha risposto,
mi ha liberato da ogni timore.

A lui mirate e sarete raggianti
e non avrete più volti oscuri:
gridano i poveri ed egli li ascolta,
egli li libera da ogni angoscia.

«Noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati nella sua stessa immagine» (2Cor 3,18)

Fonte: Buttadentro, canale Telegram gestito da Piotr Zygulski

Foto di Joshua Lindsey da Pixabay