Ogni giorno vi propongo la traduzione di padre David Maria Turoldo; la più nota è però quella del Salmo 23 (22), che qualcuno forse conosce anche a memoria.
Il re pastore per eccellenza è David, ma questa immagine ci è giunta anche attraverso i vangeli, in cui Gesù viene presentato come il pastore attraente, buono e bello. Eppure accanto a quella del pastore, che addomestica ciò che può imbestialirsi, vi è quella dell’anfitrione, e anch’egli è qualcuno di casa, che ci apre la casa, o meglio: la tenda.
«Sempre mi sei vicino»: lungo tutto il cammino della vita tu sei con me, nella mia tenda; bevi, mangia, riposa.
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Il Signore è il mio pastore:
nulla manca ad ogni attesa,
in verdissimi prati mi pasce,
mi disseta a placide acque.
È il ristoro dell’ anima mia,
in sentieri diritti mi guida
per amore del santo suo nome,
dietro lui mi sento sicuro.
Pur se andassi per valle oscura
non avrò a temere alcun male:
perché sempre mi sei vicino,
mi sostieni col tuo vincastro.
Quale mensa per me tu prepari
sotto gli occhi dei tuoi nemici!
Del tuo olio profumi il mio capo,
il mio calice è colmo di ebbrezza!
Bontà e grazia mi sono compagne
quanto dura il mio cammino:
io starò nella casa di Dio
lungo tutto il migrare dei giorni.
Fonte: Buttadentro, canale Telegram gestito da Piotr Zygulski
Foto di Joshua Lindsey da Pixabay