Ricorda! Il Salmista si rivolge a YHWH, ma per suscitare una memoria viva nel suo Popolo. Salendo al monte Sion per commemorare la traslazione definitiva dell’Arca dell’Alleanza nella città di Gerusalemme, il Salmo 132 (131) forse ai difficili tempi di re Giosia riporta a nuova attualità due promesse, accostate come in un dialogo. Ricorda innanzitutto a YHWH la promessa che David gli fece di trovargli una collocazione degna.

Ma a David fu YHWH a giurare, in modo stabile e irrevocabile, l’eternità della sua presenza nel regno davidico e dei suoi successori, rimanendo fedeli all’Alleanza, ricordata proprio dalla città che ne ospita il Tempio.

David tuo servo ricorda, Signore:
di quante prove dovette soffrire:
ricorda, Dio, il suo giuramento,
quanto promise al potente di Giacob:

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«Che mai io abbia per me una casa
e mai mi stenda sul mio giaciglio,
ne sonno lasci a questi miei occhi,
ne alle membra riposo alcuno,
fin che non trovi per lui una tenda,
la sede degna al Dio di Giacobbe!». […]

Così a David Iddio ha giurato,
non sarà egli un Dio che ritratta:
«Sul tuo trono io voglio eletto
del tuo sangue un frutto regale!

Se al mio patto e ai miei precetti
i figli tuoi saranno fedeli, –
la loro stirpe farò io regnare,
sul trono staranno per sempre».

Fu il Signore a scegliere Sion,
lui a volerlo per sua dimora:
«Il mio riposo è questo per sempre,
questa è la casa che io ho scelto».

«Quale sede l’uomo potrebbe trovare per Dio, e in quale dimora racchiuderne la natura inafferrabile e infinita?» (Ilario di Poitiers)

Fonte: Buttadentro, canale Telegram gestito da Piotr Zygulski

Foto di Joshua Lindsey da Pixabay