È esperienza comune dell’uomo dimenticarsi da chi si è ricevuto del bene. Che sia Dio o un altro uomo. È un dramma che genera tanto dolore nella quotidianità. Sentirsi dimenticati. Sentirsi sostituiti da “un vitello d’oro”.
Avvertire che qualcosa o qualcun altro abbiano un valore superiore per la persona che abbiamo amato (indipendentemente dal tipo di relazione) non è affatto facile da sopportare o digerire. Si prova quasi un disgusto per sé stessi. Forse oggi non abbiamo letteralmente bisogno di uscire dall’Egitto. Forse non abbiamo letteralmente costruito un vitello d’oro.
Ma possiamo sentirci dimenticati ed in tal caso è difficile scegliere cosa fare, forse si può solo attendere che passi la tempesta. Oppure, possiamo esserci noi scordati di qualcuno. Allora forse potremmo cercarlo e provare a riscoprire Dio che vive nell’uomo.
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Come i padri abbiamo peccato,
empi con loro, pur noi infedeli.
I nostri padri non hanno compreso
fin dall’Egitto i tuoi prodigi. […]
Un gran vitello innalzarono in Oreb,
e si prostrarono a un idolo d’oro.
La loro gloria cambiarono tutti
per un gran toro che rumina fieno.
Chi li ha salvati han tutti obliato,
Dio che in Egitto ha fatto prodigi.
Dio che in Cam meraviglie ha fatto,
cose tremende sul mare dei giunchi.
Grazie a Federico Liquori che oggi ci ha donato il suo commento al Salmo 105 (104).
Fonte: Buttadentro, canale Telegram gestito da Piotr Zygulski
Foto di Joshua Lindsey da Pixabay