S.E.R. Mons. Andrea Turazzi Vescovo di San Marino – Montefeltro commenta il Vangelo del 24 novembre 2024
Il Vangelo secondo Giovanni presenta Cristo come il re che testimonia la verità, invitando a riconoscerlo nella sua regalità, che è segnata dalla sua croce e dalla sua missione di giustizia e speranza.
Highlights
- Cristo è riconosciuto come re, non di un regno terreno, ma di verità e giustizia.
- La regalità di Gesù si manifesta attraverso la sua umiltà e la croce.
- La festa di Cristo Re è un invito a regnare nei nostri cuori e nel mondo.
- L’invocazione “Venga il tuo regno” ci ricorda di vivere secondo la volontà di Dio.
- La vera regalità di Dio è per i poveri, gli umili e i discepoli.
- La verità è personale: ascoltare la parola di Gesù significa ascoltare lui stesso.
- Prepariamoci per l’assemblea diocesana, un momento di comunione e rinnovamento spirituale.
Key Insights
- La Regalità di Cristo: La regalità di Gesù è contraria a quella terrena; non cerca potere ma verità e amore. Questa visione sfida le ambizioni umane e invita a un regno di pace.
- La Croce come Trono: La croce, simbolo di sofferenza, è il trono di Gesù. Qui risiede la sua vera autorità, che si esprime attraverso il sacrificio e la redenzione dell’umanità.
- Speranza nel Mondo: In un mondo caotico, la festa di Cristo Re rappresenta una speranza vivente: la presenza di Dio che scrive dritto sulle righe storte della vita.
- Volontà di Dio: Invocare il regno di Dio significa impegnarsi a vivere secondo la sua volontà, cercando di realizzare il suo progetto di amore nella quotidianità.
- Identità del Popolo di Dio: Il popolo di Israele desidera un re come gli altri, ma Dio chiama a essere un popolo diverso, invitandoci a vivere la nostra identità in lui.
- Verità Personale: La verità, per Gesù, è un concetto vivente; ascoltarlo significa entrare in relazione profonda con lui e vivere nella sua luce.
- Unione nella Fede: L’assemblea diocesana rappresenta un’opportunità di rinnovamento e unità, ricordando l’importanza della comunità nel cammino di fede.