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S.E.R. Mons. Andrea Turazzi – Commento al Vangelo di domenica 17 Novembre 2024

Domenica 17 Novembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 13, 24-32

S.E.R. Mons. Andrea Turazzi Vescovo di San Marino – Montefeltro commenta il Vangelo del 17 novembre 2024

Gesù, nel Vangelo di Marco, parla della tribolazione futura, invitando i discepoli a riconoscere i segni del suo ritorno e a mantenere viva la speranza nelle sue parole.

Highlights

  • Tribolazione: Il sole e la luna si oscureranno, segni di cambiamento imminente.
  • Parabola del fico: Un simbolo di speranza, indicando che l’estate è vicina.
  • Generazione: Le profezie di Gesù si realizzeranno prima della fine di questa generazione.
  • Parola di Gesù: Le sue parole sono eterne e non passeranno mai.
  • Contesto storico: La comunità vive in un periodo di grande conflitto e paura.
  • Messaggio di speranza: Anche nella tribolazione, c’è sempre la possibilità di rinascita e speranza.
  • Impegno: La fede genera speranza, spingendo all’azione e alla creatività.

Key Insights

  • Rivelazione: “Apocalisse” non è sinonimo di catastrofe, ma di rivelazione di speranza anche nei momenti difficili. Questo cambia la percezione di eventi avversi.
  • Simbolismo cosmico: Gli eventi cosmici descritti simboleggiano la caduta dei miti e delle certezze umane, invitando a riflettere su ciò che consideriamo assoluto.
  • Tempo dell’attesa: La frase “in quei giorni” indica un tempo indeterminato, richiamando la necessità di vivere nel presente con speranza.
  • Conflitti storici: Marco scrive nel contesto di guerre e distruzioni, ma il suo messaggio è di rinascita e di mantenere la fede.
  • Crescita personale: La crescita spirituale è paragonata al fico che fiorisce, suggerendo che anche noi possiamo prosperare dopo le difficoltà.
  • Ritorno di Cristo: La promessa del ritorno di Gesù è un elemento centrale, che deve incoraggiare i credenti a rimanere vigili e speranzosi.
  • Impegno attivo: La speranza non è passiva; è un motore di azione e creatività, spingendoci a impegnarci nella vita quotidiana.

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