IV domenica di quaresima, anno A: Salmo 23,1
CEI Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla
NV Dominus pascit me,
et nihil mihi deerit
Ef 5,8 un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore
Gv 9,7 si lavò e tornò che ci vedeva
Gregorio di Nissa: Attraverso questo salmo, Cristo insegna che tu devi diventare una pecora del buon pastore, guidata dalla buona catechesi verso i pascoli e le sorgenti degli insegnamenti. Bisogna che tu sia sepolto con lui nella morte attraverso il battesimo. Dopo ciò, dopo averti consolato col bastone dello Spirito, egli prepara la tavola sacramentale, quella che è imbandita davanti alla tavola dei demoni. Erano essi, infatti, che opprimevano la vita degli uomini con l’idolatria. Poi egli unge con l’olio dello Spirito. E donandogli il vino che fa gioire il cuore dell’uomo, provoca nell’anima una sobria ebbrezza.
La fede mi apre gli occhi, per cogliere e accogliere la ricchezza del dono di Dio.
A cura di don Marco Pratesi